Cronaca

È successo venerdì scorso, l'uomo è originario della repubblica domenicana, classe 1967, con fine pena 21 gennaio 2024 (a breve). Lo riferisce Fabio Pagani, segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria
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LA SPEZIA - Paura nel carcere spezzino dove un detenuto ha tentato di suicidarsi tagliandosi i polsi e la gola. A salvarlo un poliziotto penitenziario, intervenuto dopo aver sentito diversi rumore provenire dalla sua cella.

È successo venerdì scorso, l'uomo è originario della repubblica domenicana, classe 1967, con fine pena 21 gennaio 2024 (a breve). Lo riferisce Fabio Pagani, segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria.

"Se il 2023 si è chiuso con 68 suicidi fra i detenuti e 1 fra gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria e ben tre omicidi nelle carceri (19 giugno, Velletri; 13 settembre, Genova Marassi; 19 dicembre, Viterbo), l’anno 2024 si apre nel
peggiore dei modi con sommosse, suicidi e morti quantomeno dubbie. Se il grado di civiltà di un paese si misura dalle carceri, continuiamo a pensare di non esagerare descrivendo la situazione penitenziaria attuale paragonabile a teatri di guerra. Proprio a La Spezia la Polizia penitenziaria protesta , astenendosi dalla Mensa di servizio ed è in programma per il giorno 18 c.m. un SIT-IN di protesta fuori l’Istituto - l’ennesima vita salvata dalla Polizia penitenziaria" spiega Pagani.