CARRODANO - Un foglio scritto a mano, con calligrafia apparentemente femminile, che in attesa di riscontri investigativi sembra essere una sorta di testamento di coppia: 'Il nostro amore sarà eterno. Abbiamo fatto questa scelta che nessuno forse potrà capire". É uno dei passaggi della lettera trovata nella stanza dell'hotel di Mattarana dove il 6 dicembre Rossella Cominotti è stata uccisa con un rasoio dal marito Alfredo Zenucchi.
E che il doppio suicidio - mai però concretizzatosi visto che l'uomo non ha trovato il coraggio di uccidersi - fosse stato il proposito di marito e moglie fin dall'inizio della loro fuga, è stato confermato da Zenucchi nel primo interrogatorio. Sarà ora una perizia calligrafica per capire se sia stata proprio Rossella a scrivere quella lettera, firmata da entrambi. Ma da chiarire ci sono ulteriori aspetti, come le siringhe e l'eroina trovate nella stanza d'albergo. Zenucchi in passato con la droga aveva avuto a che fare ma era riuscito ad uscirne con l'aiuto dei professionisti di una comunità di recupero.
Detenuto nel carcere di Massa Carrara, l'uomo è in attesa dell'interrogatorio di garanzia, fissato per domani. Intanto emergono i dettagli della vacanza finita nel sangue: la coppia, partita dalla casa di Cremona, chiusa l'edicola di Bonemerse che gestiva da un anno, ha soggiornato all'hotel Napoleon a Pontremoli, quindi all' Hotel Doria di Lerici e infine nella locanda di Mottarana teatro del delitto.
Alla Provincia di Cremona Francesca Schiroli, zia di Rossella ha raccontato: "Ultimamente il nostro rapporto non era più come prima. Non che io abbia capito che qualcosa non andasse però lei era anche molto, molto malata. Aveva disturbi alimentari. Non riesco a capire il perché della malattia - ha aggiunto - Lei non lo ha mai spiegato nonostante io cercassi di capire. Mi aveva promesso 'zia, vedrai che guarirò, che la sto mettendo tutta'. Però secondo me non ce l'ha fatta a venirne fuori. Era stata anche in una struttura specialistica".
La zia non conosceva il marito di Rossella. Aveva saputo del loro matrimonio per una telefonata della donna che il 9 marzo le aveva annunciato che proprio quel giorno si sarebbe sposata. Le due si sentivano però. L'ultima volta il 27 novembre. "Sentivo che c'era qualcosa che non andava: quanti messaggi, quante telefonate" ha spiegato, "Scrivevo a Rossella: dimmi dove sei, cosa è successo?". Ma non è mai arrivata risposta. E' invece arrivata la notizia della morte e lei è scettica sul fatto che lei e il marito volessero morire insieme. "Sarà vero? Io - ha concluso - di lui non so proprio nulla e questo mi fa rabbia".
Nelle ultime ore starebbe emergendo un quadro dove ci sarebbero anche i riti satanici e la droga dietro la morte di Rossella. Anche su questa ipotesi starebbero lavorando gli investigatori che avrebbero trovato della droga nella stanza dell'omicidio. Zenucchi è stato descritto dai vicini di casa come un tipo strano, frequentatore su Facebook di siti satanici che evocano "Angeli e demoni", sangue e vampiri.
In passato, come riporta La Repubblica, ha vissuto in una comunità di recupero. Ora emerge che la coppia anche nei giorni di soggiorno nello Spezzino, dove è arrivata il primo dicembre, ha fatto uso di eroina, ha comprato siringhe in una farmacia di Tellaro e nella camera dell'hotel ne sono state trovate diverse. "Ci sono diverse cose ancora da chiarire", ripete il procuratore capo di La Spezia Antonio Patrono.
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