Cronaca

La donna per negare di avere riscosso il denaro ha denunciato la scomparsa del bancomat: ma la polizia trova le prove e indaga lei e il suo compagno che con quei soldi avrebbero ristrutturato la loro abitazione
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GENOVA -Imprenditore versa per errore 10 mila euro sul conto corrente di una donna che quando si accorge del "regalo" inaspettato in soli due giorni ne incassa una parte e poi spende il resto insieme al nuovo compagno per ristrutturarsi la casa.

Così, quando dopo 48 ore l'imprenditore si accorge dell'errore e chiede la restituzione del denaro alla donna, si sente dire che lei non ha incassato nulla, "mi hanno rubato il bancomat proprio in questi giorni" dice mentendo in modo sfacciato.

Alla vittima del furto non resta che sporgere denuncia alla polizia al distretto di zona dove abita: l'indagine però non porta a molto. La svolta arriva quando gli accertamenti vengono affidati agli agenti della squadra investigativa diretta dall'ispettore Antonucci del commissariato di polizia di San Fruttuoso, il quartiere dove risultano essere stati spesi parte dei soldi.

L'errore di invio dell'imprenditore è stato possibile perché nella memoria del suo computer c'era archiviato l'iban della donna, che è l'ex moglie di un dipendente tenuto da un giudice a versare parte dello stipendio, 220 euro, all'ex compagna.

Gli investigatori titolari delle indagini non sono riusciti a trovare le immagini dei prelievi effettuati dalla donna con il bancomat perchè nel frattempo cancellate in modo automatico dalla memoria dell'impianto di sorveglianza della banca, ma riescono a rintracciare un'addetta di un negozio della grande distribuzione che ricorda in modo nitido che in quei giorni un cliente usando la carta di credito (a dire della donna "rubata") aveva effettuato due importanti acquisti di oltre 1500 euro ciascuno.

Attraverso le foto mostrate dagli agenti, la cassiera riconosce in quel cliente il nuovo compagno della donna.

Un ricordo non difficile da fare affiorare perchè l'uomo con un escamotage ha di fatto usato il grande magazzino come bancomat: prima pagando ha acquistato in momenti diversi due macchinari per l'edilizia, poi, come era possibile, da prassi, li ha restituiti facendosi dare in cambio la somma in contanti equivalente alla cifra pagata con il bancomat. 

 
Il fatto è accaduto ai tempi del lockdown, nel 2020 ma la coppia è finita in tribunale nei giorni scorsi per la prima udienza davanti al giudice Massimo Deplano, accusata del furto dei 10 mila euro, reato di fatto contestato solo all'uomo perché la donna ha già patteggiato per l'appropriazione indebita e la falsa denuncia dello smarrimento del bancomat.

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