GENOVA - Li chiamavano la "banda degli spacciatori in taxi". La Polizia di Stato ha arrestato tre giovani genovesi di 21, 22 e 24 anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, sul ventiduenne pende anche l'accusa di ricettazione.
Durante un controllo di routine, gli agenti hanno notato tre persone a bordo di un taxi. Sapendo che in zona è frequente che vengano utilizzati mezzi pubblici ai fini di spaccio, hanno iniziato a seguire l'auto. I sospetti sono cresciuti perché l'auto ha compiuto giri inutili per poi tornare al punto di partenza.
Nel momento in cui l'auto si è fermata il ventiduenne è uscito e ha tentato la fuga, mentre uno dei passeggeri ha gettato dal finestrino un pacchetto, precipitato nel greto del Chiaravagna. Gli agenti hanno raggiunto il fuggitivo e lo hanno ricondotto verso il taxi, dove i complici stavano cercando di convincere il tassista a riprendere la corsa.
Il ventiduenne è risultato nulla tenente ma dalla perquisizione è emerso che era in possesso di un Rolex del valore di 10 mila euro e 925 euro in contanti. Sono state perquisite anche le abitazioni dei tre con l'aiuto dei cani Costantin e Leone: a casa del ventunenne sono stati recuperati 46 grammi di cannabis, 740 euro e materiale per il confezionamento; nll’appartamento del 24enne gli agenti hanno rinvenuto un bilancino di precisione; in quello del ventiduenne invece numerose imitazioni di Rolex e un dispositivo anti-spy usato negli ambienti criminali per rilevare microspie e tracciatori gps. È stato anche recuperato il pacchetto gettato nel fiume, che conteneva quasi un chilo di cannabis.
I tre sono stati quindi condotti al carcere di Marassi in attesa di convalida.
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