Cronaca

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I 500 no green pass che hanno dato vita alla 27/ma manifestazione genovese si sono mossi in corteo per le vie del centro di Genova partendo da piazza De Ferrari fino a piazza Palermo. Molti i cartelli in piazza: uno di questi affiancava l'immagine di Mussolini 'dux' a quella del presidente del Consiglio Mario Draghi 'vax' ma anche 'Loro decidono, tu paghi', 'no green pass a lavoro', 'benvenuti nella nuova inquisizione' e 'green pass uguale discriminazione, ma Gesù non discrimina': sono alcuni dei cartelli portati in piazza dai manifestanti.

Il corteo è partito al termine del comizio del giurista Ugo Mattei che ha evocato il Ventennio fascista e auspicata la nascita di un "Governo ombra contro il draghismo". "Siamo governati da irresponsabili - aveva detto Mattei -, dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio, che hanno giurato sulla Carta costituzionale di servirla con la schiena dritta in modo onesto e degno, invece stanno lavorando alla divisione sempre più selvaggia e irresponsabile degli italiani con il ricatto del posto di lavoro. Smettiamola di dire che non si possono fare paragoni storici. Ho evocato il Comitato di Liberazione Nazionale non per dire che siamo come nel 1943 dopo l'8 settembre, non per dire che dobbiamo già andare in montagna, ma che i parlamentari contrari a Draghi non devono fare l'Aventino, ma fare politica fino all'ultimo respiro". Secondo Mattei gli anti green pass e i no vax "sono diventati il solito capro espiatorio, un gruppo sociale reietto e disprezzato costruito dai poteri forti come gli islamici dopo l'11 settembre". Quindi obiettivo del Governo ombra è "la lotta contro il neoliberismo e i poteri forti internazionali che hanno commissariato la politica in Italia, commissariamento oggi gestito da Mario Draghi".

La nascita di un "governo ombra contro il 'draghismo' che è molto simile al fascismo degli anni Venti" è stata evocata dal giurista Ugo Mattei da Genova. "Rivendico il paragone storico del ventennio fascista con il draghismo. - ha detto Mattei - La prima parte del fascismo, in particolare gli anni Venti, quelli in cui Mussolini non era dittatore ma era primo ministro a Costituzione invariata. Prima delle leggi fascistissime era una situazione molto simile a quella attuale, i poteri erano gli stessi: l'asse finanziario anglo-americano e Confindustria lo sostenevano e la piccola borghesia si girava dall'altra parte". "Il Comitato di Liberazione Nazionale - ha proseguito -, non è un'organizzazione segreta, ma è un'organizzazione riservata. Chi ha la responsabilità dei vari dipartimenti del Cln sono persone di alto profilo che hanno la responsabilità di organizzare quello che prima diventerà un governo ombra', poi forse un governo in esilio, poi forse un'intera organizzazione politica nazionale".