Cronaca

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GENOVA - "Purtroppo ormai i giochi sono fatti. Ma io non ho paura. La vita me l'ha sconvolta già una volta, eppure vado avanti. Devo solo cautelare mia figlia". Lo ha detto Bruna Biggi, sorella di Luciana Biggi che era stata uccisa nei vicoli del centro storico proprio dopo pochi minuti una lite con Delfino in un bar della movida della zona di via San Bernardo, delitto per cui era stato indagato e assolto.

Luca Delfino uscirà dal carcere giovedì dopo avere scontato la condanna a 16 anni e otto mesi per l'omicidio di un'altra sua ex, Antonella Multari. Dopo la scarcerazione verrà trasferito nella Rems Villa Caterina di Pra'. Bruna è sotto vigilanza attiva (una pattuglia passa sotto la sua abitazione) dopo che un ex compagno di cella dell'ex barman aveva rivelato che Delfino gli aveva confessato di volere organizzare un piano per uccidere la sorella della ex attraverso l'intervento di terzi, facendolo sembrare "un incidente".

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Adesso che il "killer delle fidanzate" andrà nella Rems, in prefettura si è parlato della vicenda e si è organizzato un piano: in caso di una sua fuga dalla struttura le forze dell'ordine andrebbero a casa della donna per organizzare una sorveglianza fissa. Pochi giorni fa un uomo è evaso proprio dalla Rems che ospiterà Luca Delfino, per poi rientrare spontaneamente nella struttura.

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"Una persona che ha ucciso una ragazza - continua Bruna Biggi - e che, secondo tutti tranne che per il tribunale, ha commesso anche un altro omicidio, non lo mandi a 20 chilometri da me. Potevi mandarlo da un'altra parte. Non ho parole anche se so che è troppo furbo per evadere. Ma è un predatore narcisista, borderline. È ancora giovane e può farlo ancora. Ma la mia pelle la vendo cara".

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Intanto per giovedì i residenti della zona hanno organizzato una manifestazione di protesta di fronte alla struttura. "Ora la convivenza con la Rems è insopportabile, perché abbiamo paura di quello che dicono e urlano i pazienti, anni fa non era così quando sono arrivato, allora era tranquilla, ora non possiamo neppure mandare la bambina a buttare la spazzatura perché potrebbe essere insultata - racconta Alessia, mamma di un bambino di 3 anni e una bambina di 9 -. La situazione è peggiorata due o tre anni fa perché gli ospiti sono cambiati e non ci sono controlli".

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