Cronaca

Agenti e funzionari e tanti amici hanno affollato la basilica di Carignano per l'ultimo saluto a Raffaele, il poliziotto amato da tutti stroncato da una malattia alla soglia della pensione
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GENOVA -Cristina, sua moglie, come la figlia, sono state abbracciate da un muro di affetto. Oggi, alle 10, la grande basilica di Carignano è sembrata una chiesa piccola piccola, troppo piccola per accogliere le centinaia di poliziotti e funzionari della polizia arrivati lì con gli occhi lucidi per l'ultimo saluto a Raffaele Gandolfi, 60 anni, ispettore compagno di Cristina, anche lei poliziotta. Raffaele è stato stroncato da una malattia arrivata alla soglia della pensione. Ad officiare il funerale è stato don Daniele Minetti, cappellano della polizia di stato. Presenti fra tanti funzionari, oltre al questore vicario, anche il dirigente delle volanti Teresa Canessa, che ha perso un amico e un punto di riferimento per il suo ufficio.

Raffa era uno dei vecchi delle volanti, un carattere taciturno che non amava sottolineare le sue qualità, che, come raccontano i colleghi, preferiva dare piuttosto che ricevere. Definito il Giancarlo Giannini della questura, per la sua somiglianza con il grande e fascinoso attore, Gandolfi era un prezioso collega esperto a cui i tanti giovani delle volanti attingevano per ogni dubbio, o anche timore. Perché indossare una divisa a vent'anni non è facile. Lui sapeva sempre trovare la soluzione ad ogni punto interrogativo. L'esperienza e il suo grande equilibrio, comminata ad una generosità essenziale e puntuale, erano una certezza per tutto l'Ufficio Prevenzione Generale delle volanti, non poco in un periodo di grandi cambi generazionali con tanti ragazzi in servizio ma pochi anziani ancora al loro fianco, perchè in questura anche se sei ancora nel pieno delle tue capacità, a sessant'anni sei fuori, devi andare in pensione, una fortuna s'intende, in un'epoca senza certezze dal punto di vista pensionistico, ma una fortuna di cui Raffa non ha potuto godere.
I suoi consigli, i suoi inviti ad ascoltare sempre i cittadini, che distillava sempre ai giovani poliziotti delle volanti a volte troppo irruenti e dalla sirena facile, quelli rimarranno, come il grande amore per la sua Cristina e i suoi figli, eredità preziose e non scontate.