Cronaca

La radiografia della sicurezza svelata dal questore di Genova D'Anna alla festa del corpo celebrata fra la gente a palazzo Ducale
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GENOVA -La festa più grande e bella al poliziotto che sta per compiere 101 anni, Francesco Longo, nato in Salento e una vita nella Polmare di Genova, invitato speciale che il questore di Genova ha abbracciato con tenerezza. Lui ammette di essere diventato agente per caso. "Ero disoccupato, ma è stato bello indossare la divisa".



La polizia di stato oggi ha celebrato a Genova i 171 anni della fondazione del corpo nel salone del maggior consiglio di Palazzo Ducale, affollato di autorità e di studenti. Un modo per incontrare e di stare con la gente, i cittadini. E per raccontare il proprio lavoro, da cui emerge che il numero dei reati è stabili e lo spaccio rimane uno dei punti neri, nel centro storico ma non solo. Come l'aumento dei minori che commettono reati e i reati di genere contro le donne, come ha sottolineato il questore Orazio D'Anna, alla sua seconda festa a Genova, una città che trova bellissima.

Dopo le consegne degli encomi ai poliziotti che più sono distinti, da chi ha salvato un aspirante suicida, a chi ha in incastrati spacciatori e truffatori, c'è stato il tempo di celebrare anche la polizia scientifica, una delle specialità più affascinanti della polizia, che compie 120 anni. A raccontare il mondo di rilievi di impronte e di prelievi di codici genetici è stata Emanuela Sozzi, dirigente Polizia scientifica Genova.