GENOVA- "Ho visto la Vespa travolgere quel passante sulle strisce pedonali...". C'è un testimone oculare che ha visto la moto condotta da Lorenzo Patri investire Vincenzo Spera all'incrocio fra corso Magenta e via Mentana.
Il cittadino nelle scorse ore è stato rintracciato e ascoltato dagli agenti della sezione infortunistica della polizia locale che conducono le indagini sull'omicidio stradale di lunedì sera.
La sua è per ora l'unica prova che conferma la dinamica del tragico incidente costato la vita al noto promoter musicale di 70 anni deceduto alcune ore dopo al pronto soccorso dell'ospedale San Martino.
La Vespa condotta dallo studente non andava a forte velocità ma era comunque una velocità eccessiva per le condizioni dell'asfalto bagnato dalla pioggia e la scarsa illuminazione e la foschia che avrebbero dovuto indurre il ragazzo a procedere con una marcia molto bassa. Le telecamere inquadrano la Vespa poco prima dell'incidente.
Per ricostruire in ogni dettaglio la dinamica della tragedia è stata disposta una perizia sulla moto. Dai primi accertamenti è emerso che la Vespa 300 nuovo tipo, immatricolata nel 2020 e intestata al padre del giovane, era senza assicurazione e ha il copertone del pneumatico posteriore logoro. Lorenzo, un ragazzo incensurato abitante in corso Firenze, è indagato per omicidio stradale.
Il giovane è anche risultato positivo alla cannabis che avrebbe consumato diverse ore prima dell'incidente, forse festeggiando con gli amici i 100 giorni dalla fine della scuola.
In ospedale, dove è ricoverato con una prognosi di un mese per una ferita al volto e una frattura al naso, per cui forse dovrà essere operato, è stato però dichiarato presente e lucido dal medico che lo ha esaminato subito dopo la caduta. Lorenzo, come il padre, che la sera è accorso anche sul punto dell'incidente, è sotto choc per il dispiacere di avere provocato la morte di una persona.
Il pubblico ministero di turno titolare dell'indagine Patrizia Petruzziello, come da prassi, ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima.
La tragedia ha colpito molto i genovesi, perché la vittima era molto popolare, ma anche per la giovane età dell'investitore.
Su un albero di corso Magenta, a pochi metri da dove è stato soccorso Spera, e dove accanto a una macchia di sangue sono scivolati i libri che il manager aveva nella borsa, dal giorno seguente c'è un mazzo di fiori e un biglietto con su scritto, "Vincenzo, una vita insieme".
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IL COMMENTO
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