Cronaca

Per il giudice i comportamenti di Oneda e Bendinelli furono "estremamente gravi" ma non possono essere ritenuti dolosi "al di là di ogni ragionevole dubbio. Sembra più appropriato parlare di colpa cosciente"
1 minuto e 39 secondi di lettura

GENOVA - Il "santone" Paolo Bendinelli e il medico Paolo Oneda "sottovalutarono gravemente le condizioni di Roberta Repetto", la donna di 40 morta dopo l'asportazione di un melanoma sul tavolo del centro olistico Anidra a Chiavari, in provincia di Genova, e curata con tisane e meditazione per due anni, ma quella morte non fu voluta, non ci fu dolo.

È quanto scrive il giudice per l'udienza preliminare Alberto Lippini nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato i due a tre anni e 4 mesi con rito abbreviato. Repetto era morta nel 2020 devastata dalle metastasi tumorali dopo l'asportazione di un neo nel 2018 e il mancato esame istologico dello stesso. Per l'omicidio volontario gli imputati avrebbero dovuto "seriamente prefigurarsi l'evento morte" scrive il gup.

E quindi "che gli imputati avessero la certezza che il neo della donna fosse un melanoma, che i linfonodi fossero da collegarsi a quel neo e che la donna sarebbe probabilmente morta in conseguenza di quella situazione". E infatti "seppur vi sia stata un'incredibile sottovalutazione del rischio da parte dei due imputati, nonostante i ripetuti segnali provenienti da Roberta Repetto circa le sue condizioni di salute, i sintomi che la stessa mostrava non potevano in alcun modo far pensare che la stessa sarebbe deceduta in conseguenza dell'asportazione del neo".

Per il giudice i comportamenti di Oneda e Bendinelli furono "estremamente gravi" ma non possono essere ritenuti dolosi "al di là di ogni ragionevole dubbio. Sembra più appropriato parlare di colpa cosciente". Bendinelli è stato invece assolto dalle accuse di violenza sessuale e circonvenzione di incapace. Per il gup, la Procura non è stata "in grado di individuare i singoli episodi di violenza sessuale". Roberta Repetto fra l'altro "non ha partecipato ai lavori sulla sessualità" del centro Anidra "in maniera continuativa durante gli anni ma come lei stessa ha descritto nei suoi diari, ha deciso di interrompere in più occasioni e anche per lunghi periodi tali pratiche" e questo "insinua il dubbio circa l'effettivo condizionamento di Bendinelli nel condurla a compiere atti sessuali"

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 26 Gennaio 2023

Neonato morto soffocato dopo parto, l'ostetrica del Villa Scassi: "Rooming in non può essere imposto"

A fare il punto ai microfoni di Primocanale è Graziella Marando, responsabile delle attività organizzative ostetricia e ginecologia dell'ospedale Villa Scassi di Genova
Mercoledì 21 Dicembre 2022

Quattro anni di Fondazione Torneo Ravano: bilancio e progetti

“L’anno prossimo Genova ospiterà The Ocean Race e so quanto la promozione di un grande evento sportivo possainfluenzare inconsciamente i più piccoli e quanto l’arrivo di grandi nomi dello Sport porterà con sé una fondamentale legacynegli anni a venire per sviluppo della Vela e per l’immagine della n
Mercoledì 15 Febbraio 2023

Incendio via Piacenza, 9 minori tra cui un neonato senza casa

Sono stati attivati i servizi di ristorazione scolastica del Comune e sono stati forniti già 30 pasti alle famiglie
Venerdì 03 Febbraio 2023

Ordinanza anti-smog: Genova non può impedire il transito litoraneo

Genova è una città di transito, attraversata dall’Aurelia sul suo asse longitudinale ed è al centro di una delle principali arterie di comunicazione nazionali ed europee
Martedì 17 Gennaio 2023

Accoltella coetaneo alla fermata del bus: arrestato minorenne

In manette un ragazzino italiano ritenuto responsabile del tentato omicidio
Mercoledì 04 Gennaio 2023

Folle clima, Mora (Orto Botanico): "Servono alberi più adatti al clima mediterraneo"

Siccità e caldo record per l'esperta di vegetazione impongono di cambiare la strategia del verde: "Meno alberi spoglianti, più specie abituate al sole"
Lunedì 19 Dicembre 2022

Aurora e Leonardo, ecco i nomi più scelti dai neo-genitori della Liguria

La Liguria resta la regione d'Italia più anziana. Più di un neonato su cinque in regione è figlio di cittadini stranieri