
GENOVA - Proseguono a ritmo sostenuto i lavori del Demanio per aprire una porta in un garage così da permettere agli sfollati che abitano nei piani alti del civico 46 di via Posalunga, costretti a uscire di casa dopo uno smottamento avvenuto alle 7.30 del 24 dicembre, di tornare a casa.
Il nuovo ingresso serve perchè il portone del palazzo non è utilizzabile perchè situato sotto una soletta su cui sono rovinati i grossi massi dello smottamento.
Fuori casa ci sono 46 abitanti, quasi tutti hanno trovato alloggio in casa di amici o familiari, tredici sono ospitati nel prestigioso Novotel di Sampierdarena. Per loro ieri anche l'ansia di potere essere cacciati dagli alloggi alla vigilia di Capodanno, un'ipotesi subito rientrata visto che l'ordinanza del Comune, come ha assicurato l'assessore alla Protezione Civile Sergio Gambino, garantisce un posto in albergo sino al 9 gennaio.
Poi ad aiutare gli abitanti dovrà essere il Demanio, lo Stato, proprietario del costone franato, che ora rischia di finire sott'accusa: la procura infatti aprirà un'indagine per frana colposa a carico di ignoti. Demanio che però ha aperto un contenzioso legale nei confronti della cooperativa proprietaria dell'area che ha costruito i due palazzi ai piedi del costone franoso.
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