
GENOVA - Rumore di grida e vetri infranti. È questo lo scenario di fronte al quale si è trovata la Polizia di Stato quando è arrivata in un palazzo del capoluogo, in seguito ad una segnalazione sospetta.
Nella serata di domenica è arrivata una telefonata al Nue, numero di emergenza Unico Europeo, da parte di una persona che lamentava violenza da parte dell'ex partenrr convivente. La telefonata si è interrotta più volte e le informazioni fornite dalla vittima non erano dettagliate ma gli agenti sono risaliti al mittente, per cui risultava attivo un protocollo EVA per violenze domestiche.
Gli agenti si sono quindi recati all'indirizzo segnato nel fascicolo, dove hanno intercettato un uomo che stava scappando per le scale. Ricondotto nell'appartamento, il giovane ha inveito contro l'ex, minacciando conseguenze se avesse parlato con la polizia. Gli agenti hanno scoperto che l'uomo quella sera aveva chiesto soldi all'ex per procurarsi un biglietto aereo e ha poi iniziato a dare in escandescenze in seguito al rifiuto, strappando tende e rompendo quadri e tapparelle.
La vittima ha poi riferito che la relazione tra i due si era conclusa sei anni prima ma non era mai riuscita ad allontanare l'aguzzino da casa.
L'uomo è statto quindi condotto al carcere di Marassi, in attesa che venga convalidato l'arresto.
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