Cronaca

Al centro dell'udienza di oggi i circa 60mila documenti depositati dalla procura dopo l'eliminazione di quelli non riproducibili per un'anomalia tecnica
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GENOVA - Riprende in Tribunale a Genova il processo per il crollo di ponte Morandi del 14 agosto 2018 che causò la morte di 43 persone. Al centro dell'udienza di oggi i circa 60mila documenti depositati dalla procura dopo l'eliminazione di quelli non riproducibili per un'anomalia tecnica.

Nell'udienza di questo lunedì si è parlato di questi documenti e anche di una memoria esterna che aveva delle anomalie come spiega a Primocanale Emmanuel Diaz che nella tragedia di quattro anni fa ha perso il fratello Henry. "I pm riprodurranno nuovamente quei documenti. Dopo i giudici daranno tempo alcuni giorni alle parti per studiare questi nuovi documenti".

Una mole di lavoro importante con tanti documenti da leggere e analizzare nel dettaglio. E uno degli elementi di oggi è proprio questo: i giudici analizzeranno quale documentazione lasciare all'interno del processo. Documenti che saranno poi dibattuti in aula dalle parti nelle successive udienze. Per questo dovrebbe poi arrivare un ulteriore stop di qualche giorno alle udienze. "Dobbiamo essere pazienti" dice Diaz. La nuova udienza è stata infatti messa in calendario per lunedì 28 novembre.

Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche.