GENOVA -Il primo segnale che lasciava presagire quanto comunicato del collegio dei giudici composto da Paolo Lepri, Ferdinando Baldini e Fulvio Polidori è stata l'assenza in aula degli avvocati dell'ex amministratore delegato di Autostrade Castellucci. I due principi del foro Giovanni Paolo Accinni e Guido Carlo Alleva oggi non erano in aula. Forse un caso, forse no.
Il processo per la tragedia di ponte Morandi va avanti. I giudici hanno respinte tutte le eccezioni presentate dalle difese dei 59 imputati che avevano chiesto l'annullamento dei due incidenti probatori e far ripartire il processo quasi da zero.
Nel primo incidente individuate le condizioni del ponte, nel secondo accertate le cause del crollo per l’assenza di manutenzione sugli stralli.
Rigettate anche le eccezioni che riguardavano la presunte difficoltà ad accedere agli atti contenuti in quattro terabytes in formato digitale
Le udienze del processo riprenderanno alle 10 di lunedì 7 novembre con la presentazione della lista delle prove da parte dei pm, delle parti civili e degli avvocati degli imputati. Solo la procura ha chiesto di sentire 178 persone tra testimoni oculari, persone informate sui fatti, tecnici e finanzieri titolari delle indagini. In tutto fra procura e avvocati degli imputati si potranno sentire 600 testi.
Dopo l'udienza i due legali dell'ex amministratore delegato di Autostrade Castellucci hanno fatto sapere di essere convinti della legittimità delle loro istanze e confidano che la Corte lo stabilirà nel corso del dibattimento.
Gli avvocati delle parti civili invece, incassato il via libera dei giudici, guardano già avanti: "Il calendario dei testi è già pronto, da novembre si entra nel vivo del processo".
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