Cronaca

Il comitato premia Alessandro Albertoni per un successo nel motocross e dopo poche ore lo ritira, le proteste dei genitori di Martina
1 minuto e 4 secondi di lettura

Un premio per meriti sportivi per i suoi successi nel motocross dapprima assegnato e poi rapidamente ritirato. Il premiato è Alessandro Albertoni, condannato per tentata violenza sessuale nei confronti di Martina Rossi, la ragazza genovese che nell'agosto del 2001 cadde da un balcone a Palma di Maiorca mentre fuggiva da un tentativo di stupro. Che sale alla ribalta di cronaca questa volta per via di una cerimonia di premiazione da parte del Coni di Arezzo che doveva tenersi questo sabato, il 10 settembre, e che non si farà più.

La protesta per questo premio è partita dai genitori di Martina, Bruno e Franca, e aveva subito fatto scattare il ritiro della medaglia. Una medaglia per "meriti sportivi pregressi" nel campo del motociclismo. Per la famiglia Rossi una notizia che indigna arrivata a nemmeno un anno dalla condanna definitiva del ragazzo aretino.

Albertoni infatti, condannato insieme a Luca Vanneschi in via definitiva a tre anni per la morte della ragazza, negli anni si è fatto riconoscere per i suoi titoli di campione italiano di motocross. Due anni fa la medaglia di bronzo, che il Coni ha revocato proprio nella serata di ieri. E a ruota la decisione del Coni della provincia di Arezzo di annullare la cerimonia di premiazione delle benemerenze Coni che era stata programmata ad Arezzo per sabato.

 

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 27 Luglio 2023

Archivio storico di Primocanale, 2011: in Spagna l'omicidio di Martina Rossi

Una tremenda pagina di cronaca avvenuta undici anni fa. Il 3 agosto 2011 Martina Rossi, 23 anni, precipitava da un balcone al sesto piano dell'hotel 'Santa Ana' di Palma di Maiorca sul bordo della piscina sottostante morendo sul colpo. Alla fine di un'indagine più che superficiale condotta dalla pol
Giovedì 21 Aprile 2022

Morte Martina Rossi, assolti i portuali genovesi fermati con taglierini e bastoni

Una vicenda che fin dai primi momenti ha visto il padre della studentessa genovese, Bruno Rossi, pronto a fornire il proprio supporto in qualità di ex rappresentante sindacale dei 'camalli' nonché di testimone in aula
Sabato 14 Maggio 2022

A Recco un centro antiviolenza in nome di Martina Rossi, la genovese morta per sfuggire a una violenza di gruppo

L'associazione che gestisce il centro lavorerà in rete con i servizi territoriali per aiutare donne e uomini a uscire da relazioni violente. Un lavoro che si aggiungerà a quello dello sportello in aiuto delle vittime di violenza già attivo nel Comune