Commenti

Torna alla homepage
Sull’area che da un po’ di tempo sembra essersi addormentata, diciamo dopo il Salone Nautico, serpeggia una “filosofia del maniman”
2 minuti e 14 secondi di lettura
di Mario Paternostro
Il Waterfront di Levante

Il signore alla Foce getta lo sguardo oltre il Palasport, là, dove c’è il Waterfront di Renzo Piano, quel grande, grandissimo progetto che, ricordo quando l’architetto lo presentò, suscitò un grande entusiasmo, nella politica che lo sosteneva con vigore e negli spettatori. Il completamento del superbo disegno dell’architetto, nato con le Colombiane del 1992 con la rinascite del porto antico, confermato da uno straordinario successo allora e oggi….

Ecco. Oggi in gran parte della città c’è una strana, preoccupante sensazione: che questo entusiasmo di completare il disegno della Genova a mare sia rallentato, come se qualcosa o qualcuno lo stesse frenando. Sull’area che da un po’ di tempo sembra essersi addormentata, diciamo dopo il Salone Nautico, serpeggia una “filosofia del maniman” che allarma soprattutto chi dovrebbe andare a lavorare lì, in quel pezzo di acqua, di mare restituito ai genovesi.

“Chissà quando ci andremo, maniman…” commenta il signore che dovrebbe proprio aprire una attività al Waterfront di Levante, dal Palasport.

Chissà cosa? Dagli slanci impetuosi di Bucci, ricchi di rendering e vision, ci siamo ammosciati sul maniman molto genovese, sul si ferma tutto?

No. Non ci credo. Magari la nuova giunta non è proprio calorosa nei confronti di questo progetto ormai indispensabile, pena una rovinosa scivolata economica e una figuraccia storica. Magari qualche problema c’è stato, magari anche “modestamente politico”. Ma il Waterfront si farà senza alcun maniman.

C’è un grande buco che avanza sotto la spiaggia della Foce. Mi confermano che si tratta della discesa di accesso al parcheggio sotterraneo. Certo, tra Palasport e Jean Nouvel pare tutto fermo.

Forse sarebbe bene che la sindaca o chi per essa, con una conferenza stampa chiarificatrice spiegasse il cronoprogramma dell’operazione. Per cancellare dubbi o sussurri che, sull’onda del ritornello “stanno bloccando tutto” potrebbe diventare compromettente per il nuovo governo della città.

“Non è mai facile fare le cose, perché per realizzare i progetti ci vuole tempo”, mi spiegava qualche mese fa Renzo Piano con il suo innato garbo. “Tanti anni fa facemmo il Porto antico, ci volle tempo e ci volle anche un avvenimento che allora erano le celebrazioni colombiane del 1992. Oggi il Waterfront di Levante sta andando avanti. C’è un cambio, ma io ci credo nei cambi. Credo che l’energia che è necessaria ci sia comunque. C’era prima, ci sarà ancora e finiremo il lavoro come si deve finire. Bisogna riportare l’acqua dentro la città e riportarla là dove era perché, ricordiamoci che l’acqua rende le cose belle. “ E l’acqua, lo sappiamo, difficilmente si ferma.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

 

ARTICOLI CORRELATI

Domenica 14 Settembre 2025

La lezione di Piano e del Nobel Axel: "Col Waterfront riportiamo l’acqua dove era"

Straordinaria lezione-chiacchierata a Vesima davanti a decine di studenti, era il 19 giugno 2025
Mercoledì 23 Aprile 2025

Al via Euroflora 2025, il Waterfront diventa una città “verde” con 154 giardini da tutta Europa

Le porte di Euroflora si prono ai cittadini da giovedì 24 aprile, per proseguire fino a domenica 4 maggio