
Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Gian Piero Cellerino, Portavoce del Comitato Multedo per l'Ambiente al commento del direttore di Primocanale Matteo Angeli sulla tragedia di Calenzano e la paura di Multedo. Al dibattito ha partecipato anche Barbara Barroero, Officine Sampierdarenesi Gianfranco Angusti, comitato nato per portare avanti le istanze del quartiere e il confronto tra cittadini e istituzioni.
Siamo d'accordo che non ci si debba orientare verso una semplice verifica burocratica. Riteniamo che l’unica metodologia da adottare sia di natura tecnico scientifica, che misuri le distanze di sicurezza secondo i parametri utilizzati a livello mondiale.
Ecco cosa succederebbe secondo i parametri utilizzati a livello mondiale
Secondo quei parametri, come da noi già rappresentato nel corso di una nostra audizione in commissione Parlamentare 2 anni fa a Montecitorio, l'intensità di irraggiamento a cui sarebbe sottoposta la più vicina delle abitazioni, nel caso di esplosione catastrofica a un ipotetico deposito di ponte Somalia, sarebbe pari a quella ricevuta da una persona a due metri di distanza da una lampadina di 100 watt. Questo concetto è stato pure richiamato da osservazioni della Prefettura. Sempre citando i dati della Prefettura, la attuale distanza dalla mia camera da letto dalla Superba è tale da garantirmi una sicura letalità in caso di esplosione.
*Gian Piero Cellerino, Portavoce del Comitato Multedo per l'Ambiente
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