
Ambulanze costrette a passo d'uomo con un malato da portare urgentemente all'ospedale, vigili del fuoco bloccati in coda mentre ci sono da spegnere incendi o da salvare vite, proprio quando è il tempo il fattore chiave per fare la differenza. E parliamo di differenza tra la vita e la morte. Così la Liguria ha salutato il vecchio anno, così ha dato il benvenuto a quello nuovo.
E' la cronaca a parlare per prima, fuori da ogni analisi. Il 30 dicembre - ma il giorno potrebbe essere stato qualsiasi in queste feste - in autostrada sulla A6 in viaggio verso Savona, erano le 19 circa, un'ambulanza è rimasta bloccata con una velocità di marcia a passo d'uomo, per oltre 4 chilometri. Non era possibile superare in alcun modo le auto in fila: prima della complanare di Savona sulla Autofiori si viaggia su una sola corsia di marcia a causa dei lavori che non sono stati rimossi nemmeno per le feste. Un calvario annunciato, testimoniato dai tanti automobilisti in coda a loro volte per ore.
Nemmeno 48 ore dopo, era il primo gennaio, l'A10 oltre Savona e la A6 erano nuovamente ferme. Chilometri di coda a doppia cifra. Poi arriva il 2 gennaio: un'ambulanza della Croce di Loano rimane in mezzo al traffico quasi paralizzato tra Borghetto Santo Spirito e Savona. A bordo una donna, con tutta probabilità con una gravidanza a rischio. Sui social il giusto sfogo della sua soccorritrice, Isabella: "Più di 50 minuti per fare il tratto Borghetto-ospedale San Paolo di Savona, con i lampeggianti e sirena, ma soprattutto con una ragazza che stava affrontando (probabilmente) il momento peggiore che una donna possa vivere".
Fino all'ultimo caso di cronaca: un incidente mortale sulla Serravalle, al confine tra Liguria e Piemonte. E' successo il 3 gennaio: un minivan si ribalta, tra gli occupanti purtroppo si troverà un ragazzo deceduto. Due dei feriti (gravi) saranno portati via solo con l'elicottero - impossibile muoversi altrimenti, con la coda e il traffico paralizzato. Ma ancora peggio, i vigili del fuoco partiti da Genova per andare sul posto non riusciranno mai ad arrivare. Perché in autostrada è impossibile passare. Solo i colleghi piemontesi, con una rocambolesca corsa contromano in autostrada, arriveranno poi sul posto.
Tutto questo solo nell'ultima settimana, a cavallo tra un vecchio anno e uno nuovo in cui, viene da dire, i liguri non meritano ancora questo calvario. Né chi sta male e ha bisogno di cure e di aiuto e non riesce ad averlo a causa dei gravi problemi infrastrutturali di questa regione, né chi si muove anche per diletto, né - tantomeno - chi sta lavorando per salvare vite.
IL COMMENTO
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