Commenti

2 minuti e 7 secondi di lettura

I genovesi, si sa, sono da sempre mugugnoni. Lo sono per qualsiasi cosa, lo sono soprattutto quando devono fare i conti con una novità. Ma certe volte hanno anche ragione ad esserlo. Prendiamo il tema dei nuovi cassonetti per la raccolta dei rifiuti che da qualche mese sono comparsi in diverse zone della città e che presto saranno ovunque.

Entro il 2024 Amiu conta di sostituire tutti i ventiseimila cassonetti della città con i nuovi modelli elettronici, per poi passare all’uso “intelligente” vero e proprio, con l’apertura comandata da un badge personale direttamente da un’app installata sul telefonino. 

Su quello che accadrà tra qualche anno ne parleremo più avanti perché anche qui ci saranno mugugni, concentriamoci ora su quello che accade ora. Diciamolo chiaramente: le imboccature dei cassonetti sono strette e questo fa sì che molto spesso la gente lasci i sacchetti in strada. Perché? Perché se il sacchetto non entra bene rimane incastrato, il sistema elettronico va in difficoltà e quindi chi viene dopo o lo trova bloccato o non ha voglia di spingere il sacchetto di un altro. Risultato? L'altro giorno in una strada di Albaro c'erano ben sei sacchetti per terra con il contenitore mezzo vuoto. Per non parlare dei contenitori di plastica: nelle vecchie campane si mjettevo tutto dentro in un colpo solo, oggi praticamente un contenitore alla volta e questo di certo non incentiva.

Il presidente di Amiu Giovanni Battista Raggi è contento dei risultati ottenuti negli ultimi tempi per quanto riguarda la raccolta differenziata. "Abbiamo registrato un incremento nelle zone dove ci sono i nuovi sistemi" ha detto ieri seraa Primocanale durante "Terrazza incontra Ambiente ed Energia"

"Il fatto che sia piccolo migliora la qualità di quello che ci sarà dentro - spiega l'assessore all'Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora - altrimenti la gente continuerebbe a metterci qualsiasi cosa. Più larga è l'entrata più alta è la percentuale di impurità e se c' impurità in un cassonetto della plastica Corepla ce lo restituisce e ci fa pagare anche una penale. Sicuramente nel primo mese abbiamo una serie di criticità forte ma siccome i genovesi sono persone intelligenti e amano la propria città iniziano ad utilizzarlo nella maniera corretta".

Campora è ottimista ed è giusto che lo sia. Ma a sensazione faccio fatica a immaginare cosa succederà in certe zone della città, Centro Storico ad esempio, quando entreranno in funzione i nuovi cassonetti. Perché è vero che le misure delle imboccature sono misure europee e quindi standard, è vero che i genovesi sono intelligenti ma è anche vero che abituarsi a questa novità non sarà facile.