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Carige ha chiuso il primo trimestre del 2021 con una perdita di 8,7 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 39,7 milioni dello stesso periodo del 2021, ricavi in crescita del 14,8% a 112 milioni (+10,2% sul quarto trimestre 2021), oneri operativi in calo del 4,2%. Il margine operativo lordo, si legge in una nota, è così salito da 1,8 a 20,3 milioni di euro, superando le previsioni della banca. "Il consiglio di amministrazione esprime soddisfazione per il miglior risultato operativo conseguito dalla Banca dal 2016. I risultati confermano la validità delle strategie a suo tempo impostate per assicurare sia un profilo di rischio molto basso e sostenibile, sia un rilancio commerciale solido, che oggi si riflette su volumi e ricavi in continuo incremento, nonostante alcune misure di rafforzamento non abbiano ancora dispiegato per intero gli effetti previsti", ha commentato l'amministratore delegato, Francesco Guido.

In presenza di un portafoglio crediti deteriorati verso clientela contenuto, che ha mantenuto elevata la propria qualità, il costo del rischio del credito nei tre mesi si è attestato a 42 punti base su base annualizzata, in crescita rispetto ai 33 punti del 2021, avendo già incorporato l'adeguamento dello scenario di rischio inclusivo degli effetti del conflitto Russo-Ucraino. Le rettifiche di valore sono ammontate a 12,5 milioni, a fronte dei 23 milioni del 2021. L'esposizione deteriorata netta diminuisce a 290,7 milioni contro i 309,2 milioni di dicembre, con un'incidenza del 2,4% sul totale dei crediti.

Gli indici di capitale sono destinati a rafforzarsi di oltre 5 punti percentuali con l'aumento da 530 milioni di euro da parte del Fondo Interbancario nell'ambito della cessione a Bper, con un Cet 1 Proforma del 15,8% e un total capital ratio del 18,1%. Le dinamiche commerciali evidenziano una raccolta a breve da famiglie e imprese salita di 650 milioni rispetto al 31 marzo 2021 e stabile sui livelli di dicembre 2021, a 12,5 miliardi, e una nuova produzione nel risparmio gestito: cresciuta dello 0,3% nel trimestre. I finanziamenti a famiglie e imprese salgono a a 11,8 miliardi (+0,4% nei 3 mesi; +1% nei 12 mesi) e si conferma nei primi tre mesi dell'anno l'ottimo andamento del comparto credito al consumo che, a marzo, segna un +67,1%.