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L'audizione alla Commissione Trasporti dopo il caso di Genova dove una comitiva di persone disabili non è riuscita a salire sul treno perchè i posti erano occupati
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GENOVA-Continua la battaglia di Assoutenti per dare un volto ai passeggeri che il 18 aprile non si sarebbero alzati per lasciare il posto a un gruppo di persone down che aveva prenotato una carrozza come comitiva per tornare in Lombardia. Il caso ha fatto il giro d'Italia arrivando fino in Parlamento, dove oggi, alla Commissione Trasporti c'è stata l'audizione dell'amministratore delegato di Trenitalia spa, Luigi Corradi. L'azienda era stata incolpata di aver gestito male la situazione proprio dalla responsabile di Haccade, l'associazione con cui viaggiavano i 25 disabili quel giorno, Giulia Boniardi.

"Stiamo pensando azioni di miglioramento" ha detto Corradi parlando del caso di Genova Piazza Principe. "Con la Sala blu e la con l'app che ci permette di gestire il viaggio - ha continuato Corradi -, nel prenotare o riservare i posti cercheremo di fornire alle comitive di persone disabili il servizio possibilmente su treni Intercity o Frecce, in cui la prenotazione prevede numero di posto e carrozza. Nel caso di differenze di prezzo - perché i regionali costano meno - Trenitalia si prenderà carico della differenza. L'azione è già concordata con Rfi e praticamente attiva con un caso di prenotazione già a fine maggio". 

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"Un'altra azione, quando c'è una discontinuità nel servizio, è la previsione di un autobus sostituivo, nel caso venga usufruito da persone disabili faremo in modo che a bordo ci sia una persona che svolga l'attività di capotreno, che entri più facilmente in contatto con la Sala Blu e supporti i passeggeri fino a destinazione". Trenitalia, inoltre, "sta aumentando il personale a terra, per convincere le persone in banchina a defluire verso i cosiddetti 'treni bis' che partono pochi minuti dopo in caso di sovraffollamento" ha continuato Corradi.

A rispondere alle sue parole Furio Truzzi, presidente dell'associazione per la tutela dei consumatori, che da subito aveva chiesto di individuare i turisti che non avevano lasciato il posto ai ragazzi per 'punirli': "Chiediamo alle Procure di Genova e Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all'art. 610 del codice penale secondo cui 'Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni'", aveva detto a pochi giorni dal fatto. 

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Assoutenti ha annunciato oggi un premio per la capotreno del convoglio incriminato Genova-Milano, per il coraggio dimostrato in difesa dei più deboli, premio che sarà consegnato a luglio a Genova in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni dell’associazione. Secondo la ricostruzione della responsabile di Haccade (LEGGI QUI), tre agenti Polfer e quattro addetti di Trenitalia avevano provato a convincere i passeggeri ad alzarsi e lasciare le poltrone, ma la trattativa non aveva avuto successo perché a bordo c'era il caos e non c'era neppure posto in piedi.

"Accettiamo la sfida di Trenitalia e siamo pronti a sederci al tavolo per discutere con l'azienda delle misure più adeguate da adottare per evitare che casi come quello dei disabili cacciati dal treno si ripetano nel nostro paese – spiega dopo l'audizione di oggi pomeriggio il presidente Furio Truzzi –. Sono proprio i soggetti fragili e i passeggeri con disabilità quelli che necessitano di maggiori tutele da parte di Trenitalia, e si deve giungere a modifiche del trasporto ferroviario finalizzate a garantire la mobilità di tale persone, anche in comitiva, e dei loro accompagnatori".

 

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