
GENOVA -Una nutrita cucciolata di cinghialotti che scorazza intorno alla mamma, una grossa scrofa: un piccolo però si attarda, rimane staccato dal gruppo trascinandosi dolorante con una zampa palesemente offesa.
La scena sta attirando da giorni l'attenzione degli abitanti della Valbisagno, all'altezza del ponte Sant'Agata. Abitanti che si sono subito divisi fra coloro che pensano sia giusto soccorrere il cinghialotto ferito e chi invece scuote la testa scettico, "la natura farà il suo corso" pur consapevoli che in questo caso la sorte del baby ungulato è segnata.
Primocanale ha interpellato Davide Rufino, referente del Cras dell'Enpa, il Centro recupero animali Selvatici dell'Ente Nazionale Protezione Animali, di Campomorone.
"Purtroppo nessuno può avvicinarsi al piccolo cinghiale ferito, forse nato con quella disabilità, perché a causa della peste suina il territorio, il greto, e i cinghiali nel del Bisagno, sono a rischio, inoltre sarebbe pericolosissimo tentare di strappare un cinghiale di poche settimane alla scrofa che attaccherebbe con grande violenza qualsiasi persona che provasse ad avvicinarsi ai piccoli".
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