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Ha deciso di partire per aiutare il prossimo: "Tutto ciò che può essere di aiuto e di conforto va fatto. Ci aspettano al confine, forse ci sarà anche il sindaco di Leopoli. Speriamo che tutto proceda liscio. Dico solo che noi non siamo pronti al martirio"
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GENOVA-Tra chi aiuta a caricare scatoloni di biscotti e vestiti, c'è anche chi è arrivato in piazza della Vittoria con una valigia. Piccola, qualche maglietta, due pantaloni, il minimo indispensabile, tra di loro anche Antonio Costantini, in arte Awanagana, musicista, conduttore radiofonico e televisivo italiano, arrivato a Genova per partire insieme alla colonna di aiuti e aiutare il popolo ucraino alla volta del confine con la Polonia.

Awanagana è stato ai microfoni di Radio Monte Carlo per ben 20 anni dal 1972 al 1992, in un periodo chiave nella storia dell'emittente. Con il suo cappello di lana, che per molti gli donava un look da 'pirata', famose la sua voce alla guida di trasmissioni come Carawana, oppure con i suoi famosi quiz del mattino. 

Oltre alla musica e alla sua passione per la radio, ormai da fa anni Antonio Costantini fa parte del V.E.O.S.P.S.S., l’ Ordine internazionale cristiano dei Templari che si dedica ad aiutare i Cristiani nel mondo, anche quelli in Ucraina. Per questo ha deciso di partire con l'ultimo convoglio di aiuti che da Genova è arrivato al confine. "Abbiamo fatto due settimane fa un viaggio fino alla Moldavia, questa volta grazie alla croce azzurra abbiamo avuto la possibilità di trasportare i beni che abbiamo raccolto fino al confine - racconta Awanagana -. Useremo due loro ambulanze per arrivare fino a Busalla, dove poi caricheremo le nostre donazioni sui pullman".

Ha deciso di partire per aiutare il prossimo: "Tutto ciò che può essere di aiuto e di conforto va fatto. Ci aspettano al confine, forse ci sarà anche il sindaco di Leopoli. Speriamo che tutto proceda liscio. Dico solo che noi non siamo pronti al martirio".

"Abbiamo raccolto tantissimi vestiti per bambini ma anche per ragazzi e adulti - all'interno dei camion, viveri e medicine per tutti, spiega, -: non ci siamo dimenticati neanche degli animali. Per loro abbiamo preso tanto cibo per cani e gatti, lettiere, qualche gioco e anche medicine che ci sono state regalate da diverse farmacie. Tutto quello di cui pensiamo possano avere bisogno lo abbiamo caricato: quando arriveremo lì ascolteremo le loro esigenze e cercheremo di tornare, la prossima volta, con quello che vogliono".

 

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