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Edgardo Fano (Faisa Cisal): "Garantita la stabilizzazione delle risorse per affrontare l'emergenza Amt ma anche le altre: ricordiamo che Riviera trasporti è in concordato preventivo e anche l'azienda della Spezia non naviga in buone acque"
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Incontro in Regione tra il presidente Marco Bucci, l'assessore ai Trasporti di Regione Liguria Marco Scajola e i sindacati. Al centro il tema del trasporto pubblico locale.

Tre le questioni affrontate nel dettaglio: la prima è stata quella dell'agenzia unica di trasporto pubblico che secondo le indicazioni dovrebbe nascere come ente a gennaio del 2026. Il secondo tema ha riguardato la stabilizzazione delle risorse messe a disposizione da Regione Liguria anche per il 2026 e il 2027, si parla di circa 20 milioni. Il terzo punto di discussione invece ha riguardato le risorse necessarie per avviare un piano di esulo incentivato per il personale Amt. 

Edgardo Fano, segretario generale Faisa Cisal, al termine del vertice: "È stato un incontro positivo. Sul tema dell'agenzia unica ci è stato detto che partirà a gennaio e la Regione avrà il 100% del capitale e nel tempo potrebbero entrare altre province per andare a creare un controllo congiunto del sistema di trasporto pubblico. Altro elemento fondamentale che ci è stato garantito dalla Regione riguarda la stabilizzazione delle risorse per affrontare l'emergenza Amt ma anche le altre: ricordiamo che Riviera trasporti è in concordato preventivo e anche l'azienda che gestisce il trasporto pubblico alla Spezia (Atc ndr) non naviga in buone acque. La stessa richiesta verrà fatta anche al Comune di Genova. La Regione ha poi comunicato che sta cercando le risorse per predisporre un piano di esulo incentivato per il personale Amt in modo da garantire unamaggiore efficienza delle aziende che riuscirebbero a recuperare costi strutturali tra personale anziano e personale giovane". 

Altro tema affrontato nel tavolo ha riguardato il bando fatto dal Comune di Chiavari per un servizio aggiuntivo rispetto ad Amt da affidare a un soggetto terzo. "Il problema - spiega ancora Fano - è che non si tratta di un servizio integrativo su linee non svolte da Amt ma è un servizio che si sviluppa quasi integralmente sulle fermate di Amt, se passa questo concetto di fatto ognuno può esercire linee proprie e non esiste più una visione complessiva di trasporto pubblico e questo andrebbe a impattare anche sulla dinamica di affidamento dei servizi veri e propri" conclude il segretario  generale Faisa Cisal.

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