
È caos attorno alle linee collinari di Genova. La crisi Amt sta coinvolgendo il servizio con diverse corse saltate. Numerose le proteste da parte dei cittadini a cui capita di aspettare desolatamente i bus alle fermate. La mancanza di pezzi di ricambio ha portato i tecnici a "cannibalizzare" i mezzi più vecchi e recuperare da loro le parti utili a rendere utilizzabili gli altri.
Le linee più penalizzate
Il parco mezzi complessivo di Amt è di circa 650 bus, circa il 20% resta fermo ma il dato sulle linee collinari sale in certe fasi della giornata fino al 50%. Le linee maggiormente in sofferenza sono la 381 (via Biga-via Monticelli) e la 383 (via Robino-via Monticelli) a Marassi. A Molassana in sofferenza le linee 477 (Cartagenova-Largo Boccardo), 479 (San Martino di Struppa-Largo, Boccardo), 481 (via Geirato-via 8 Marzo). A Sampierdarena il 165 (via Fanti d'Italia-via Montano), a Pra' il 188 (Nuova stazione di Pra'-via Pavese), a Pegli il 189 (piazza Ponichelli-via Laviosa).
Sindacati e associazioni di categoria: "Serve tutelare il servizio"
Di norma alla prima uscita mattutina ci sono tutti i bus, poi via via nel corso della giornata vanno a diminuire. Martedì 11 novembre dalla rimessa di Stagliano dovevano uscire sedici mezzi alla terza uscita giornaliera e invece ne sono usciti due. Da una parte la mancanza di bus utilizzabili dall'altra la carenza di autisti. "E' un problema continuo con tanti mezzi fermi a causa della mancanza di pezzi - spiega Edgardo Fano, segretario generale Faisa Cisal -. Sentiamo tante discussioni ma qui c'è da affrontare una questione di calo del servizio destinato all'utenza". Stesso ragionamento portato avanti da Furio Truzzi, presidente onorario di Assoutenti: "Non siamo contrari al ritocco delle tariffe perchè vogliamo un'azienda sana, ma un'azienda sana però deve fare i conti anche con i servizi, ci viene chiesto un aumento per dare dei servizi peggiori di quelli che avevamo prima".
La petizione dei cittadini di Oregina
Alcuni cittadini hanno lanciato anche una petizione online. "Da mesi, soprattutto con l’introduzione dell’orario invernale e l’inizio delle scuole le corse risultano frequentemente in ritardo o del tutto assenti, con autobus spesso sovraffollati e fermate abbandonate a lunghe attese. A farne le spese sono in particolare lavoratori, studenti e anziani, costretti ad attendere anche sotto la pioggia, senza alcuna garanzia di poter raggiungere le proprie destinazioni - spiega Paolo Carini (Udc Liguria) che ricorda come a Oregina sia partita una petizione spontanea da parte dei residenti che segnalano disservizi lungo le linee 39 e 40 che dal centro città portano proprio a Oregina.
"Nonostante i recenti aumenti delle tariffe degli abbonamenti, il servizio delle linee collinari continua a soffrire di scarsa frequenza e affidabilità, costringendo gli utenti a lunghe attese senza alcuna certezza sull'effettivo arrivo dell'autobus" si legge nella petizione firmata da oltre 330 persone. I cittadini segnalano anche che sarebbe necessario aggiornare i sistemi gps sugli autobus delle linee 39/40, permettendo così agli utenti di sapere con precisione quando il mezzo è in arrivo. Questa semplice miglioria potrebbe ridurre notevolmente i tempi di attesa e migliorare l'efficienza del servizio, offrendo un servizio degno degli abbonamenti che sosteniamo".
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