
La raccolta differenziata dei rifiuti nei Comuni di Genova e Savona nel 2024 è stata ancora al di sotto del limite del 65% che il testo unico ambientale nel 2006 aveva fissato come obiettivo per il 2012. La percentuale di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti urbani prodotti a Genova è arrivata al 50,6% al 91mo posto tra le peggiori performance ambientali delle 106 città capoluogo italiane, Savona è arrivata in fondo alla classifica al 97mo posto con il 45,4% di differenziata in attesa dei risultati del nuovo piano di raccolta avviato nel 2025 dal Comune. Sono i dati emersi da 'Ecosistema Urbano 2025', il rapporto di Legambiente sulla qualità e le performance ambientali dei 106 Comuni capoluogo nello scorso anno.
Imperia, in leggero aumento rispetto all'anno precedente (+2,4%) ha raggiunto una percentuale di rifiuti differenziati del 68,2% posizionandosi al 51mo posto, La Spezia invece con una lieve diminuzione rispetto all'anno precedente (-3%) ha comunque una buona percentuale di rifiuti differenziati pari a 79,3% classificandosi al 17mo posto a livello nazionale.
"Per la raccolta differenziata i valori sono ancora inferiori ai minimi di legge per Genova e Savona, nonostante un lieve miglioramento - commenta il direttore di Legambiente Liguria Federico Borromeo -. Il report non riporta ancora i miglioramenti collegati al nuovo piano di raccolta del Comune di Savona che verranno evidenziati il prossimo anno, auspichiamo che anche Genova compia le azioni necessarie applicando la raccolta differenziata spinta per raggiungere percentuali in linea con gli altri capoluoghi".
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IL COMMENTO
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