Inizia la scuola - in Liguria la prima campanella suona il 15 settembre - e le famiglie devono affrontare la spesa iniziale: kit scolastici, dallo zaino ai quaderni, e libri di testo la cui spesa sale con il passaggio alle classi superiori. La spesa media per ogni studente è tra i 1300 e i 1400 euro, una percentuale importante che riguarda in particolare chi inizia un nuovo ciclo scolastico. Cifre che vanno analizzate anche in rapporto al reddito complessivo della famiglia: "Se paragoniamo questa cifra a un reddito medio Istat di circa 25mila euro, l'esborso per una famiglia è intorno al 5% della spesa annua. Una cifra decisamente eccessiva", dichiara a Primocanale il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
Assoutenti: libri gratis alle medie
Ed è proprio l'associazione dei consumatori a ricordare che con l'istruzione obbligatoria anche i libri dovrebbero essere gratuiti, almeno alle medie, la secondaria di primo grado: "L'obbligo scolastico dovrebbe essere assolto con la gratuità dei libri di testo così come per il ciclo delle elementari". Le critiche piovono anche sulla spesa per i libri della secondaria di secondo grado: "Se cambia una virgola su un testo, si deve comprare quello nuovo, diventa un consumismo del libro di testo, quasi un business, obbligando alcune famiglie ad andare a ricercare alternative in mille modi. Ci sono scuole virtuose che pubblicano testi o che hanno biblioteche attrezzate per non far spendere i ragazzi, ma sono rarissimi esempi".
Kit scolastici a prezzi calmierati
La battaglia delle associazioni dei consumatori, anche se al fotofinish visti i tempi stretti prima che la scuola cominci, è quella della riduzione dei kit scolastici: "Ci sono buone risposte da parte del mercato, abbiamo ricevuto dalla grande distribuzione tanta attenzione e quindi si può ridurre la spesa consigliando alle famiglie di rifuggire dal griffato. Non c'è bisogno dello zaino di marca per portare i libri a scuola, ancorché sia uno status symbol. Quindi noi sconsigliamo vivamente di ricercare il griffato ma di guardare alla necessità del percorso didattico. La qualità ci può anche essere senza grandi marchi", conclude Truzzi.

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