
La Mares Spa, azienda del gruppo Head, ha ufficializzato l'acquisizione di Technisub attraverso una procedura di acquisizione di ramo d'azienda. In tutto 16 i lavoratori che troveranno occupazione all'interno dello storico stabilimento situato in Val Bisagno. Si tratta di tutti i lavoratori rimasti a carico della stessa Technisub dopo la procedura di licenziamento avviata l'anno scorso. Dei 29 complessivi 6 hanno negli scorsi mesi sono stati assorbiti in Ansaldo Energia mentre i restanti 7 hanno trovato altra occupazione in autonomia.
Una lunga vicenda che ha portato il gruppo francese Aqualung, che deteneva il controllo del marchio dal 1982, e licenziare i lavoratori del sito genovese. L'azienda, fondata nel 1962 da Luigi Ferraro, era sotto la gestione di un fondo americano che visto le spese e i bilanci ha deciso di trasferire la produzione di attrezzature per sport acquatici nello stabilimento inglese della controllata Apeks a Blackburn per ridurre i costi di produzione chiudendo lo stabilimento della Val Bisagno. Qui si producevano prevalentemente maschere, pinne e boccagli.
Per circa un anno sono andate avanti le trattative per trovare una soluzione alternativa e permettere di salvare la produzione a Genova e i posti di lavoro. Ma tutte le opzioni sono rimaste senza soluzione. Ora però arriva la buona notizia per lo storico marchio con la Mares che ha acquisito l'intero gruppo Aqualung. A questo punto la stessa Mares potrà decidere di portare avanti il marchio o convogliarlo all'interno del suo. Resterà attivo lo stabilimento genovese così come le produzioni tipiche realizzate a Genova come ad esempio gli Acquasphere.
"È un grande risultato della dura lotta portata avanti dai lavoratori della Technisub insieme alla Fiom di Genova che ha visto oltre 70 ore di sciopero e l'occupazione dello stabilimento, dopo la quale, anche grazie ad una cassa integrazione ottenuta proprio per provare a reindustrializzare il sito, si è arrivati ad una conclusione importante che tutela i posti di lavoro e uno storico insediamento industriale sul territorio - commentano Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom di Genova e Luca Marenco responsabile Fiom del settore -. Con l'investimento del primo gruppo mondiale del settore degli articoli sportivi in Technisub si chiude una vicenda complessa, durata un anno e che aveva portato al fallimento dello storico marchio della subacquea".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
L'ultrà Leopizzi e l'intervista nella Nord mai avvenuta
L'Italia del Morandi, un Paese incapace di sdegno e di coraggio