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di An.De.
La panchina rossa di Bogliasco

Per la prima volta la figura professionale dell'operatrice dei centri antiviolenza viene inserita all'interno del repertorio regionale delle figure professionali della Liguria. Il provvedimento, introdotto dall'assessora alle pari opportunità Simona Ferro, riconosce formalmente il ruolo strategico di queste professioniste nel sistema di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

"Il contrasto alla violenza di genere è un argomento drammaticamente attuale e vogliamo che queste figure siano sempre più formate e tutelate- dichiara Ferro-. Nessuno può improvvisarsi su un tema così cruciale e delicato, anche perché le operatrici in molti casi possono davvero salvare la vita delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza. Per questo abbiamo voluto inserire nel repertorio regionale una figura nuova e fondamentale, garantendo un quadro normativo di riferimento chiaro e percorsi di formazione riconosciuti a livello istituzionale".

Compiti e collaborazioni multidisciplinari

L'operatrice dei centri antiviolenza è una professionista specializzata nell'accoglienza e nel sostegno delle donne vittime di violenza, anche in presenza di figli minori, e svolge le proprie attività nel rispetto della riservatezza, dell'anonimato e dei diritti umani. Lavora in stretta collaborazione con psicologhe e psicologi, assistenti sociali, mediatrici e mediatori culturali, avvocati e altre figure specialistiche per offrire un supporto multidisciplinare nei percorsi di uscita dalla violenza.

Formazione strutturata e riconoscimento delle competenze

Con questo inserimento, Regione Liguria colma un vuoto normativo e avvia un percorso strutturato di formazione e riconoscimento delle competenze. I percorsi formativi prevedranno un minimo di 120 ore e una parte significativa di attività in situazione operativa.

L'aggiornamento è stato coordinato da Alfa Liguria, in collaborazione con enti del terzo settore, università, comuni e centri antiviolenza del territorio.

"La violenza di genere non si combatte solo con le leggi, ma anche con il riconoscimento concreto di chi ogni giorno è al fianco delle vittime- conclude l'assessora Ferro-. L'operatrice dei centri antiviolenza è un presidio di umanità, competenza e coraggio: per questo deve avere gli strumenti adeguati per operare e la giusta valorizzazione del proprio ruolo professionale all'interno delle politiche regionali".

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