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Il cantautore, polistrumentista, produttore discografico a Genova: "Venivo sempre da ragazzo in Liguria con i miei amici inglesi e tedeschi e dormivano in pullman"
1 minuto e 39 secondi di lettura
di Andrea Popolano
Uomo con i capelli lunghi, la barba e gli occhiali da soleManuel Agnelli a Euroflora 2025

A Euroflora 2025 in corso nell'area del nuovo Waterfront di Levante a Genova arriva anche Manuel Agnelli, cantautore, polistrumentista, produttore discografico, fondatore e frontman del gruppo di alternative rock Afterhours. In questi giorni è in scena a Genova con il suo spettacolo Lazarus ispirato all'ultimo disco di David Bowie

"Vengo qui in Liguria spesso, è una regione che frequento - spiega Manuel Agnelli -. Da ragazzino poi venivo insieme ai miei amici tedeschi e inglesi, dormivamo su un pullman perché non si poteva restare a dormire in spiaggia".

Sul suo possibile addio al ruolo di giudice di X-Factor Agnelli risponde con un netto "no comment". Ma quando c'è da parlare di musica si apre. L'attenzione si focalizza sulle nuove generazioni. "Sono molto interessanti - spiega Agnelli -, abbiamo avuto vent'anni di stagnazione per una situazione monopolizzata dal mercato musicale che ha trovato un sistema per avere un rischio d'impresa pari a zero. Ora c'è una nuova generazione che sta rifiutando l'algoritmo e addirittura i social, stanno rifiutando quel modo di vedere le cose basato sul successo e sui numeri, il loro primo obiettivo è stare bene, è una generazione che ci salverà".

Si rivede anche una ripresa del cantautorato a lungo messo da parte. "Ci sono tante band e tanti ragazzi che stanno tornando a suonare, vengono ai concerti e vedono che è la cosa più potente che c'è, molto più di laser e ballerine".

Lo spettacolo in scena riprende il musical di Bowie, la sua ultima apparizione pubblica di prima della morte avvenne proprio ebbe alla prima del musical. Cosa c'è nella musica di oggi di Bowie? "C'è pochissimo - risponde Agnelli - Bowie era un avventuroso e oggi di avventuroso c'è veramente poco anche se le nuove generazioni stanno riprendendo quel tipo di discorso, hanno quella curiosità, rischiano molti di più perché è il modo che li fa stare bene".

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