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Ancora isolati in 400 nelle tre frazioni Viganego, Cisiano e Terrusso
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GENOVA - "Fate uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di dare alla Val Lentro una seconda strada collegata a quella del Monte Fasce". E' questo l'appello che arriva dall'associazione di promozione sociale ACLI don Evaristo Brambilla Terrusso. Terrusso è una delle tre frazioni di Bargagli rimaste isolate da venerdì a causa della frana che ha interrotto anche la statale 45 isolando 400 persone.

"Le nostre tre frazioni possiedono un’unica strada che collega la valle con la città - spiegano il presidente Gianluca Segalerba e il vicepresidente Matteo Massa - la recente frana ha dimostrato come un unico sbocco sia insufficiente e un semplice evento franoso possa isolare e mettere in pericolo l’incolumità degli abitanti e degli avventori. Da molti anni si parla della possibilità di collegare la frazione di Cisiano con la panoramica del monte Fasce, una strada che a fronte di pochi chilometri garantirebbe alla val Lentro un secondo collegamento importantissimo nel caso di emergenze come questa. Chiediamo alle autorità competenti di prendere in considerazione questa ipotesi mediante uno studio di fattibilità che possa valutare la realizzabilità dell’opera stessa a servizio dei nostri paesi".

"L'Acli esiste sul territorio dal 1955, siamo una delle poche associazioni presenti sul territorio e uno dei pochi presidi rimasti a servizio degli abitanti come punto di aggregazione sociale e come riferimento per i soci e per tutti gli abitanti della valle raccontano - negli anni abbiamo visto progressivamente peggiorare la condizione del nostro territorio e quanto questo abbia influito anche sull'abbandono dello stesso e sullo spopolamento delle frazioni di Viganego, Terrusso e Cisiano. In particolare il servizio di corrente elettrica presenta frequenti blocchi e disservizi: basta un temporale o una precipitazione anche di lieve entità per rimanere diverse ore senza corrente elettrica. Nonostante questa problematica sia stata più volte segnalata alle autorità e agli enti competenti il disagio persiste e negli anni si è intensificato, tanto da rimanere senza corrente elettrica anche più volte durante l'anno e per più giorni, ricorrendo all'utilizzo talvolta di gruppi elettro geni per sopperire al disservizio".

Altro problema per la Val Lentro è lo scarso segnale delle linee telefoniche: "I dispositivi di telefonia mobile sono uno strumento che garantisce la sicurezza anche dei frequentatori dei nostri boschi come cacciatori, cercatori di funghi o semplici camminatori e per gli abitanti stessi nel caso di segnalazione di situazioni di emergenza".

"La nostra Valle è alle spalle di Genova ed è un vero e proprio polmone verde per la città dove il tempo sembra essersi fermato - sottolineano - il nostro territorio va curato prima di tutto dagli abitanti, che in questa emergenza hanno dimostrato tutta la disponibilità possibile nell'aiutarsi a vicenda e nel sopperire alle difficoltà venutesi a creare. Tuttavia abbiamo bisogno anche del sostegno delle istituzioni che potrebbero cambiare il volto e il destino del nostro territorio".

In conclusione il direttivo dell'Acli Terrusso ci tiene a ringraziare l'amministrazione comunale, la protezione civile i vigili del fuoco e tutte le persone volontari e non che hanno mostrato la loro disponibilità nell'aiuto della popolazione in questa emergenza. "Ringraziamo inoltre la Croce Rossa di Bargagli che a seguito di una recente raccolta permetterà l'installazione di un DAE a servizio dei nostri paesi così distanti dai presidi sanitari di base".

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