
GENOVA - Dall’alimentare agli impiantisti: il girone infernale della burocrazia per le piccole imprese tocca a tutti i settori.
Per poter consumare un prodotto gastronomico all’interno di un’attività artigiana, leggi e burocrazia impongono sedute scomode e vietano l’uso di piatti di ceramica e posate in metallo. Gli impiantisti che operano su più regioni devono destreggiarsi tra i diversi catasti degli impianti termici in quanto ogni regione ha sviluppato una propria piattaforma con modalità di accesso e procedure specifiche. E se si passa all’autoproduzione energetica le procedure sono complesse e districate, anche per i professionisti che assistono le imprese.
L’Osservatorio Burocrazia realizzato dalla CNA nazionale, giunto alla quinta edizione, ha indagato l’impatto della riforma costituzionale del 2001 su otto mestieri (Alimentare con consumo sul posto, installazione e manutenzione impianti fotovoltaici, tatuaggio, piercing, acconciatura, estetica, toelettatura di animali, meccatronica), quasi 400 mila imprese, dal quale emergono numerose criticità nell’attività d’impresa a causa di un variegato contesto normativo e amministrativo.
L’approfondimento questa sera alle 21 su Primocanale.
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