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Incontro a Tursi tra il Comune e i rappresentanti dell'azienda che vuole portare la produzione in Inghilterra. Tursi: "La priorità è tutelare i 48 lavoratori e le loro famiglie"
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GENOVA - "Aqualung è pronta a facilitare l’ingresso di nuovi soggetti industriali sul territorio, lasciando in fabbrica i macchinari e le attrezzature e mantenendo a Genova il marchio Technisub" ma "la proprietà ha ribadito che non tornerà indietro sulla decisione industriale di una razionalizzazione del gruppo Aqualung, con delocalizzazione in Inghilterra di una parte delle produzioni che nascono nello stabilimento genovese" così l'assessore al Lavoro e ai rapporti sindacali Mario Mascia al termine di un incontro che ha avuto a Palazzo Tursi con i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, le Rsu dei lavoratori Technisub, un rappresentante di Confindustria, il legale rappresentante di Technisub e il procuratore di Aqualung, la multinazionale francese che detiene il 100% di Technisub, e che ha deciso di delocalizzare le produzioni in Inghilterra entro il marzo del 2025. All’incontro ha partecipato anche il presidente del Municipio IV Valbisagno Maurizio Uremassi.

"Ho ribadito all’avvocato Saverio Schiavone, rappresentante della proprietà - spiega l’assessore Mascia - che vogliamo tutelare i 48 lavoratori con le loro famiglie, la loro professionalità e il marchio Technisub, che rappresenta non solo il made in Italy, ma soprattutto il made in Genova. Teniamo a questo stabilimento e lavoreremo per non perdere un pezzo importante della industria cittadina. Con le sigle sindacali e con le parti datoriali abbiamo concordato che non vi saranno fughe in avanti nella gestione di questa delicata vertenza e tutti gli step saranno preventivamente condivisi".

L'assessore Mascia ha aggiunto, dopo l'incontro, che il Comune di Genova farà sua parte "affiancando Confindustria nella ricerca di possibili soggetti interessati a subentrare ad Aqualung, se necessario anche attraverso la riconversione dello stabilimento, fermo restando che la nostra priorità rimane il lavoro di 48 operai e la salute delle loro famiglie. A breve incontreremo i rappresentanti di Aqualung e Technisub con Confindustria e di seguito riconvocheremo il tavolo con le sigle sindacali e i lavoratori per comunicare tutti gli sviluppi e gli aggiornamenti della vicenda" conclude Mascia.

 

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