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Dirigenti scolastici preoccupati per le ultime indicazioni regionali rispetto all'iter da seguire per le quarantene scolastiche al sopraggiungere di un caso o più di covid: a inizio settimana infatti la circolare agli istituti ricordava che gli studenti devono rimanere in classe fino all'arrivo del provvedimento Asl, ma i presidi rispondono "non può essere la regione a dettare la linea ai dirigenti". 

Botta e risposta, perché ieri in serata giunge una nota ufficiale di Regione Liguria che spiega ulteriormente il senso della direttiva: "Favorire il più possibile la didattica in presenza, fornendo risposte ai chiarimenti chiesti dalla Direzione scolastica regionale così da rendere omogenee su tutto il territorio le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico, nel pieno rispetto dei ruoli e degli specifici compiti sia dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl e dei dirigenti scolastici, che in via eccezionale e urgente possono sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie. Questi gli obiettivi della nota tecnica con cui Regione e Alisa rispondono oggi alle perplessità sollevate dalla Associazione nazionale presidi (ANP-CIDA) della Liguria in merito alla circolare emanata martedì scorso", si legge nella nota regionale.

La nota regionale sarebbe perfettamente aderente alla normativa nazionale e puntando "sul maggior coinvolgimento attivo delle risorse sanitarie già presenti sul territorio a supporto delle attività dei Dipartimenti di Igiene e Sanità pubblica delle Asl, titolari delle procedure, nell’ottica di preservare quanto più possibile le attività didattiche in presenza".

Intanto in Liguria in una sola settimana le classi in quarantena sono diminuite di più di 600 unità. Sì è passati dalle 1830 di giovedì scorso alle 1198 di ieri, giovedì 3 febbraio.

Da lunedì 7 febbraio entrerà in vigore anche l'ultimo decreto legge sulle regole scolastiche. Ecco, nel dettaglio, che cosa cambia.

SCUOLA DELL'INFANZIA - Fino a 4 casi di positività le attività proseguono in presenza; dal quinto caso di positività, le attività didattiche sono sospese per cinque giorni.
SCUOLA PRIMARIA - Fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con FFP2 per 10 giorni. Obbligatorio il tampone alla prima comparsa dei sintomi. Dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, restano in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.
SCUOLA SECONDARIA - Nella scuola secondaria di primo e secondo grado con un caso di positività tra gli alunni, l'attività prosegue per tutti in presenza con l'utilizzo della mascherina di tipo FFP2; con due o più casi di positività tra gli alunni, chi ha concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che è guarito da meno di 120 giorni o che ha effettuato la dose di richiamo, prosegue in presenza con l'utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

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