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GENOVA - Da una parte la buona notizia: le ferie non godute prima dell'amministrazione straordinaria saranno presenti nei contatori della nuova busta paga, dall'altra le incertezze che avvolgono tutto il mondo ex Ilva. Questo venerdì il ministro del made in Italy Adolfo Urso visita lo stabilimento di Cornigliano. Occasione per fare il punto su una situazione in continua evoluzione. Lo Stato ha ormai chiuso i rapporti con il gruppo ArcelorMittal e ora cerca un nuovo partner privato. È questo il grande compito in mano ai tre commissari Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli e Giovanni Fiori.

L'obiettivo è chiudere la partita entro il 2024: in corsa ci sarebbero già alcune realtà note come Jindal, Arvedi e Vulcan. Secondo le stime serve nell'immediato un miliardo e mezzo per evitare di spegnere completamente Taranto e di conseguenza Genova. Proprio a Cornigliano i lavoratori continuano a denunciare i problemi di sicurezza dell'impianto e il loro sottoutilizzo con delle peculiarità che hanno sì mercato ma che attualmente si trovano bloccate dalla situazione dall'assenza di un piano industriale di rilancio. Il tutto coinvolge le linee di produzione della latta, della banda stagnata e della banda cromata che rappresentano delle peculiarità per Genova.

Sempre questo venerdì da parte dei lavoratori di Acciaierie d'Italia si svolge un'assemblea retribuita a partire dalle 8 davanti alla portineria. Nel corso della riunione tra i commissari della nuova società e le segreterie nazionali dei sindacati è stato infatti comunicato dai rappresentanti dell'azienda che ferie non godute prima dell'amministrazione straordinaria saranno presenti nei contatori della nuova busta paga "quindi ci portiamo nella nuova società tutte le ferie maturati in quanto è stato spiegato che non sono crediti monetari" spiegano le rsu. Questo permette dunque di far rientrare lo stato di agitazione.

Il ministro Urso visiterà, insieme al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al sindaco di Genova Marco Bucci e ai commissari straordinari, lo stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano nel pomeriggio. A seguire, presso la Prefettura di Genova il ministro Urso parteciperà a un incontro sull’ex Ilva, alla presenza delle istituzioni locali, dei rappresentanti delle parti sociali e datoriali, oltre ai commissari straordinari.

Le rsu di Acciaierie d'Italia considerano "positive le comunicazioni dei commissari ed attendiamo incontri tecnici con la direzione e l'ufficio del personale. Vogliamo sottolineare come i rappresentanti sindacali unitari (rsu) in questa circostanza a Genova abbiano lavorato unitariamente, indipendentemente dalla sigla sindacale, nel porre il problema e aprire lo stato di agitazione pronti ad una dura mobilitazione per risolvere questa grande ingiustizia.  Come abbiamo sempre denunciato permangono altresì i problemi segnalati sugli impianti che rimangono sottoutilizzati, sui lavoratori che sono gestiti con un utilizzo della cassaintegrazione scorretto. Troppa cassaintegrazione in uno stabilimento che ha bisogno di tanta manutenzione! Troppa cassaintegrazione distribuita e gestita con il solo scopo di saturare i numeri!".

E ancora: "Il 18 marzo scadrà la cassaintegrazione e sappiamo che sarà "prorogata d'ufficio", ma noi come rsu, in maniera unitaria pretendiamo chiarimenti sui futuri numeri e sulla futura gestione. Con lo stesso spirito rivendichiamo immediatamente un piano industriale che metta mano ai troppi anni di abbandono della precedente gestione. I delegati sindacali genovesi uniti chiedono con fermezza questi chiarimenti ai commissari ed al governo con la consapevolezza di aver portato un importante contributo alla soluzione positiva di una ingiustizia. Diamo fiducia a quanto comunicato dai commissari con la consapevolezza che Genova sarà sempre in prima fila nel combattere ogni ingiustizia, sia oggi che domani" concludono le rsu nella nota.