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La lunga storia del calcioscommesse in Italia inizia addirittura nel 1927 quando un dirigente del Torino, prima di un derby, cerca di corrompere il difensore juventino Allemandi, episodio che costò ai granata la revoca dello scudetto. Episodi di questo genere, e anche di dimensioni straordinariamente maggiori, si sono poi ripetuti nel tempo. La madre di tutte le inchieste è datata 1980: resta iconica l'immagine delle auto della Guardia di Finanza sulla pista dello stadio Olimpico di Roma. Dodici giocatori vennero arrestati tra i quali Bruno Giordano e Paolo Rossi. Mentre la giustizia ordinaria assolse tutti (anche perché il reato di frode sportiva sarà introdotto soltanto nel 1989) quella federale ci andò giù pesante: Lazio e Milan retrocessero in serie B mentre le squalifiche per i giocatori andarono dai tre mesi ai sei anni. Un altro episodio, se pure di dimensioni minori, si ebbe nel 2004 quando furono coinvolte Modena Sampdoria e Siena e alcuni loro giocatori tra cui Stefano Bettarini, allora difensore blucerchiato. Per il Modena venne chiesta la retrocessione che non fu assegnata, Samp e Siena furono condannate ad una semplice multa mentre Bettarini fu costretto a cinque mesi di stop.