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Promossa la nuova uscita della Sopraelevata in direzione Ponente, bocciata la nuova intersezione dopo la rampa che da via Cantore porta all'elicoidale di San Benigno
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GENOVA - Dopo una partenza in salita per il nodo di San Benigno possiamo tirare qualche somma rispetto ai primi giorni di nuova rampa. Si prospettavano, infatti, diversi risultati rispetto al traffico che si sarebbe creato (o no) dopo l'apertura della nuova rampa a Sampierdarena.

La nuova strada dell'arteria che smista automobilisti e camionisti tra Sopraelevata, Genova Ovest, lungomare Canepa, Terminal Traghetti e via Cantore, ha e aveva già durante la fase progettuale dei chiari benefici: sia per il traffico dell'elicoidale che per la strada Aldo Moro, benefici che ora si possono vedere, a solo qualche giorno dalla sua inaugurazione. Chiaramente, è ancora tutto in divenire: i lavori non sono ancora conclusi e la valutazione completa si potrà solo alla fine della totale inaugurazione del nuovo nodo.

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L'apertura della rampa che porta direttamente dalla strada sopraelevata a lungomare Canepa regala un sospiro di sollievo per la rotonda tra via di Francia, via Scarsellini e via De Marini (di fronte al Wtc), da sempre caotica e ancora di più dopo il crollo del ponte Morandi. Inoltre sono molte meno le persone che dopo la rotatoria continuano per girare poi a sinistra in via Fiamme Gialle, direzione lungomare Canepa, attraversando un incrocio discutibile che impone lo stop di chi arriva da piazza Barabino verso Levante. Si evita così anche l'interferenza con il traffico di mezzi pesanti in uscita dal varco portuale di San Benigno.

Se non si tenesse conto delle lunghe code create dal mix tra la nuova viabilità e il cantiere installato in lungomare Canepa in direzione Levante, che occupa una corsia intera e da giorni sta creando il caos, si potrebbe dire che la nuova uscita in direzione Ponente dalla Sopraelevata ha superato il test. Il dubbio sulla creazione di un imbuto proprio all'imbocco della nuova rampa in uscita dalla sopraelevata si rivela infondato (per adesso).

Cosa non ha superato il test, al momento, dopo aver visto il traffico che si sta creando in un'altra arteria fondamentale del quartiere, via Cantore, è il nuovo incrocio per chi prende la sopraelevata in direzione Levante.

La rampa che dalla via centrale di Sampierdarena porta sulla strada sopraelevata ha subito una modifica importante, forse passata in secondo piano rispetto alla nuova uscita di via Di Francia. Proprio questa nel progetto iniziale non sarebbe dovuta esistere: prima della demolizione però, il fallimento della simulazione di una prova di traffico e poi la decisione del Comune di lasciarla.

Adesso, però, chi sale verso la Aldo Moro, si trova davanti uno scenario completamente diverso: a destra una nuova rampa che porta verso ponente, a sinistra l'entrata in sopraelevata. Si potrebbe dire tutto normale, se non fosse che in pochi secondi ci si trova all'interno della corsia di canalizzazione tra chi arriva da Genova Ovest e si vuole muovere verso ponente. 

Chi esce dal casello autostradale, infatti, ora può scegliere se continuare verso la sopraelevata (andando dritto), oppure imboccare la rampa che spunta sulla destra, tagliando la strada a chi sta salendo da via Cantore.

L'incrocio sta creando diversi problemi: molti cittadini lo definiscono "troppo pericoloso", mentre altri lamentano un aumento del traffico in via Cantore. La nuova viabilità, infatti, rallenta le auto che imboccano la rampa e che così creano lunghe code nella via a tre corsie che attraversa tutto il quartiere.