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I percorsi ciclo-pedonali realizzati sono finiti anche al centro di un botta e risposta in consiglio comunale. Sotto la lente d'ingrandimento la pista ciclabile lungo la direttrice di collegamento tra il Museo del Mare e l'Acquario di Genova
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GENOVA - Le piste ciclabili ancora al centro della polemica in città. Non solo le nuove in arrivo tra Albaro e Sturla, ma anche la presenza dei turisti che le utilizzano a piedi.

I percorsi ciclo-pedonali realizzati sono finiti anche al centro di un botta e risposta in consiglio comunale. Sotto la lente d'ingrandimento la pista ciclabile lungo la direttrice di collegamento tra il Museo del Mare e l'Acquario di Genova che spesso vede la presenza, soprattutto in certi giorni e periodi dell'anno, di molti turisti a piedi.

"Una situazione di promiscuità che, talvolta, genera situazioni di conflitto dovute al mancato rispetto, da parte di qualche ciclista, delle norme del Codice della Strada che imporrebbero loro, quando ci sono molti pedoni lungo la strada, di fermarsi, scendere dalla bicicletta e condurla a mano" risponde l’assessore comunale alla mobilità integrata e trasporti Matteo Campora all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Vincenzo Falcone (Fratelli d’Italia) che chiedeva alla Giunta se "è stato pensato di analizzare compiutamente la problematica dei molteplici contrasti verbali alquanto animosi tra turisti-pedoni e ciclisti, e quali correttivi intenda attuare".

"Chiederemo al nostro ufficio Smart Mobility di valutare la creazione di un percorso ciclabile alternativo in via Gramsci coinvolgendo il Municipio competente - continua Campora -: ciò anche alla luce della prossima inaugurazione, in zona Darsena, di una nuova velostazione".

Sui lavori di realizzazione delle "bike-lane", che non sono piste ciclabili ma bensì corsie ciclabili. I cantieri sono già in corso, termineranno entro la metà di gennaio e sono il frutto di un’ordinanza che, prima di essere pubblicata, è stata condivisa con i Municipi competenti e con Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Genova", spiega Campora.

"Si tratta, per questa zona, di alcune prime azioni di promozione della mobilità sostenibile e ciclabile che hanno, come finalità, quella della sicurezza. La nostra città, come sappiamo, ha limiti strutturali che non consentono di realizzare ovunque piste ciclabili strutturate come quella di corso Italia".

Sono molti i ciclisti che sui social criticano l'iniziativa green che sta raggiungendo molte parti della città. "Mi piacerebbe vedere la situazione quando escono gli studenti da scuola" si legge su Facebook. "Un grosso rischio durante il parcheggio delle auto" ribatte un altro utente. 

"Ma le bike-lane, frutto di un’intuizione nata all’estero e importata in Italia negli ultimi anni - conclude Campora -, hanno il notevole vantaggio di migliorare il posizionamento delle biciclette su strada, aumentando la sicurezza dei ciclisti e di tutti gli utenti".