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Il giorno in cui a parlare sul banco degli imputati al processo Morandi è Gabriele Camomilla, ex responsabile della manutenzione di Aspi (LEGGI QUI), scoccano con precisione e lucidità le parole di Emanuel Diaz, fratello di Henry, deceduto nel crollo di ponte Morandi il 14 agosto 2018. "Abbiamo sentito tante persone ma nessuno ha mai ammesso la propria colpa dopo quasi 6 anni", ha commentato Emanuel Diaz. "Dopo che le carte sono arrivate come macigni nessuno ha dimostrato un po' di pudore per dire: ammetto le mie colpe".

Continua Emanuel: "Ogni giorno in più che dura il processo è un giorno di libertà che gli imputati non meritano, queste persone ci hanno mostrato una realtà che è più un incubo che un desiderio".

Mentre continuano le tragedie, ultima quella di Pescara su cui anche Egle Possetti si era pronunciata (LEGGI QUI): "Stiamo cercando di omettere la realtà, ogni tragedia in questa fase è semplicemente uno spazio temporaneo tra quella futura e quella passata. Pensiamo che dopo l'ultimo crollo non ce ne saranno mai più? Le situazioni pericolose sono inevitabili. Ci dobbiamo abituare a rischiare la vita ogni giorno. Qualcosa stiamo imparando, ma le opere non hanno uno stato di sicurezza adeguato e congruo", conclude Diaz.

 

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