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Tre donne vittime di femminicidio da inizio anno in Liguria: Giulia, Danjela, Etleva
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Giulia e altre 105 donne uccise dall'inizio del 2023. Vittime dei loro compagni e mariti, degli ex fidanzati, ma anche dei loro padri, talvolta dei figli. Il 25 novembre è la giornata che ci obbliga socialmente a non dimenticare e a ricordare anzi che siamo tutti responsabili. Il 25 novembre così come tutto l'anno. Delle 106 donne che sono morte da inizio anno per violenza, 90 sono femminicidi. La più giovane aveva 13 anni, la più anziana 95. Tra le 106 vittime, 82 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, di cui 53 per mano del partner o ex partner.

Nella giornata di sabato 25 novembre Primocanale è in diretta dalle 10 fino al tardo pomeriggio per raccontare, informare, approfondire sul tema delle violenze contro le donne e seguire i principali eventi organizzati in Liguria e a Genova. 

La prima donna dell'anno purtroppo è stata uccisa proprio in Liguria, a Genova Pontedecimo. E' successo in via Anfossi, era il 4 gennaio: un vigilantes di 32 anni, Andrea Incorvaia, ha prima ucciso la fidanzata Giulia Donato, 23 anni, con un colpo di pistola, poi ha indirizzato l'arma verso di sé e ha esploso un altro colpo togliendosi la vita. (LEGGI QUI)

A Savona ai primi di maggio il secondo femminicidio ligure del 2023: a morire per mano di un uomo è Danjela Neza, una ragazza di 29 anni di nazionalità albanese, uccisa da un colpo di arma da fuoco alla testa sparato da un uomo di 27 anni, Sefayou Sow, originario della Guinea. (LEGGI QUI)

In autunno il terzo femminicidio ligure: si chiamava Etleva Kanolja la donna di 31 anni strangolata dal marito nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 ottobre a Savona. Dopo due giorni di agonia la donna è morta. La vittima lascia 4 figli, affidati a uno zio. (LEGGI QUI)

 

Ci sono i dati preoccupanti delle violenze al lavoro: una su quattro ha subito violenza o discriminazione mentre svolge la sua professione, una su quattro ha avuto contatti fisici "non desiderati" sempre sul luogo di lavoro. 

E cresce il bisogno sempre più urgente di tutele a tutti i livelli sociali. Sul fronte della sicurezza, sul fronte giuridico, sul fronte della prevenzione e dell'educazione negli istituti scolastici. Oltre alla larga rete di protezione e supporto grazie al lavoro dei centri anti violenza in collaborazione con le istituzioni e le forze di polizia. 

Venerdì 24 novembre è stato presentato il progetto VERA - Violenza, Emergenza, Rischio e Accoglienza del Comune di Genova con l'ospedale Galliera e i centri anti violenza con l'obiettivo di offrire una prima ospitalità, con il supporto di operatrici adeguatamente formate, per uscire da un legame violento e iniziare un percorso per la vita in autonomia per la propria vita e quella dei propri figli. Finanziato per sei mesi, le donne vittime verranno ospitate in albergo fino a 30 giorni e supportate dagli specialisti. 

Sono molte le iniziative previste - già iniziate nel corso della settimana - in Liguria nella giornata di sabato 25 novembre: a Genova in piazza De Ferrari dalle ore 14 prende il via un pomeriggio di manifestazioni. "EnergicaMente!" è un momento istituzionale per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza di genere, attraverso i dati e i numeri raccolti da Regione Liguria in collaborazione con i centri antiviolenza e i centri per uomini autori di violenza. A seguire, fino alle 17, le donne potranno provare gratuitamente diverse discipline di autodifesa.

"L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non urla, non picchia, non uccide" è la frase stampata sulle magliette - 500 in tutto - che oggi Assoutenti Liguria distribuisce in piazza De Ferrari a Genova. Sono le parole del padre di Giulia Cecchettin, l'offerta è libera. "I fondi raccolti – spiega Furio Truzzi, Presidente Assoutenti – andranno ad alimentare insieme ai primi 1.000 euro versati dall’associazione, una borsa di studio universitaria per premiare la miglior tesi presentata all’Università di Genova sui diritti delle donne".

Sempre in piazza De Ferrari nel pomeriggio è previsto il flash mob di Wall of Dolls e un programma ricco di testimonianze sul palco davanti al "muro delle bambole". (LEGGI QUI)

A Genova questa settimana sono state inaugurate tre panchine rosse (l'ultima nella giornata di oggi): nel Municipio Medio Ponente in via Paolo Toscanelli, nel Municipio Centro Ovest nel Piccolo Parco Angeli delle Mura e nella sede Rai di corso Europa 125. Inoltre, l’associazione Donne Insieme offre una sedia rossa negli spazi del Centro Civico Buranello di Sampierdarena. Allo stadio comunale di Chiavari due seggiolini saranno colorati di rosso (LEGGI QUI). Martedì scorso, il consiglio regionale ha inaugurato la sedia rossa dedicata a Giulia Cecchettin. (LEGGI QUI)

Dal minuto di silenzio per la morte di Giulia a tante iniziative, sono le scuole della Liguria ad aver lavorato in questi giorni per dire basta alla violenza. A Coronata è stata dipinta di rosso una panchina dai ragazzi e ragazze dell'istituto scolastico. In quell'istituto insegna Paola Vicini, mamma di Mirco, una delle 43 vittime del crollo di ponte Morandi. (LEGGI QUI)

Tra i molti eventi previsti nel pomeriggio e organizzati dai municipi del Comune di Genova (qui un elenco completo), segnaliamo dalle ore 16 la rassegna "Women human rights"  all’interno del programma del Festival dell’Eccellenza al Femminile: verrà presentato il libro “Cento donne vestite di Rosso” con l’autrice Alessia Cotta Ramusino e performance. Appuntamento a Palazzo Doria- Spinola in largo Lanfranco.