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" Da gennaio ad agosto di quest’anno sono state registrate oltre 12 milioni di presenze: una crescita del 3,65% rispetto allo stesso periodo del 2022" ha dichiarato il presidente di regione Liguria
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GENOVA - “Quanto sia importante il turismo per la nostra regione lo dicono i numeri. Cifre, non opinioni. Da gennaio ad agosto di quest’anno sono state registrate oltre 12 milioni di presenze: una crescita del 3,65% rispetto allo stesso periodo del 2022. E, se non fosse chiaro, turismo significa sviluppo e crescita per la Liguria, per le imprese del settore ma anche per quelle collegate, penso ovviamente alla ristorazione, all’accoglienza, ma anche a tutta la filiera enogastronomica, a quella che si occupa di outdoor e a quella della nautica, oltre che a opportunità di occupazione, di crescita professionale per tantissime persone. E significa lavoro 12 mesi l’anno, non più, come forse vorrebbe qualcuno, per la stagione estiva e balneare: nel 2022 infatti gli occupati del settore ‘commercio, alberghi e ristoranti’ sono cresciuti del 10,3% rispetto al 2021, pari 13.246 unità in più”. Lo dice il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in replica alla polemica sollevata dalle opposizioni sulla campagna "#Pesto masterpiece of Liguria" in corso a Londra.

La Liguria è infatti protagonista al World Travel Market di Londra, uno dei più rilevanti eventi internazionali legati al mondo dei viaggi e del turismo, con l’obiettivo di promuovere la regione e le sue eccellenze sul mercato internazionale che, trainante anche quest’anno con numeri in forte crescita, nel 2023 ha consentito alla Liguria di superare il 2019, già anno record. Nel solo mercato inglese, nei primi 7 mesi di quest’anno le presenze di turisti britannici registrate in Liguria sono state 146.639, in crescita del 19,82% rispetto al 2022.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ne ha parlato questa mattina alla tavola rotonda che si è svolta al WTM con il ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Quella della Liguria - ha detto il presidente Toti - è un’offerta unica che ci permette di essere in questa fiera a Londra e di competere alla pari con i grandi marchi. Qui portiamo il pesto, un prodotto che, come la salsa di pomodoro, è uno dei grandi ambasciatori dei sapori e dei colori italiani a livello internazionale, e che è anche protagonista di un campionato del mondo che coinvolge ogni anno concorrenti da tutto il mondo, dall’Africa al Sud America. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi al World Trade Center è semplice: l’Italia può offrire ai turisti stranieri e italiani esperienze che nessun altro al mondo può garantire: la nostra storia, la nostra cultura, il nostro patrimonio enogastronomico e naturale, il tutto racchiuso in un posto unico come il nostro paese”.

Con uno stand di 50 metri quadrati, Regione Liguria, gli operatori e gli enti liguri Villas & Retreats, Love 5 Terre, Riviera dei Fiori Hotels, Consorzio Servizio Marittimo del Tigullio, Giada Residence, Kitty Tours, Consorzio Liguria Together, Comune di Diano Marina, Comune di Sanremo, Comune di Genova organizzeranno incontri con buyer turistici internazionali, con giornalisti di testate britanniche e italiane, le autorità, gli imprenditori e le associazioni italiane nel Regno Unito con l’obiettivo di lanciare la nuova campagna di comunicazione #Pesto, Masterpiece of Liguria, presentare le nuove campagne di comunicazione, le opportunità di investimento in Liguria.

Nel 2022 il WTM ha accolto più di 35mila professionisti del settore provenienti da 184 Paesi e quest’anno ospita anche 4mila espositori, dei quali il 14% rappresentato da nuove presenze.

“Tornando ai numeri, il turismo in Liguria cresce soprattutto grazie agli stranieri: sempre da gennaio ad agosto, + 11,07% rispetto allo stesso periodo del 2022. Un risultato dettato dal caso, oppure è più ragionevole pensare che sia perché la Liguria, adesso, è conosciuta, mostra le sue bellezze nel mondo, invece di rinchiudersi in sé stessa, come avveniva prima? Solo a titolo di esempio, per far capire a tutti quanto importasse a chi ci ha preceduto promuovere la Liguria: prima del nostro arrivo il Festival di Sanremo, evento visto in ogni serata da milioni di persone in tutto il mondo, promuoveva altre regioni italiane. Dall’edizione 2016 invece, grazie alla collaborazione da noi avviata, la Liguria è tornata protagonista alla kermesse. Tutto questo, è bene ribadirlo per farlo capire a tutti, non è un vezzo: è investimento per il territorio, per creare ricchezza e lavoro, per il benessere di tutto il sistema regionale e, quindi, di tutti i liguri”.

“Siamo l’ottava regione per presenze turistica nel 2023 e terzultimi in Italia per investimento nel marketing territoriale a livello nazionale – aggiunge Toti -. Quindi si rassegnino le opposizioni che vorrebbero una Liguria grigia e spenta: visti i risultati continueremo ad investire per fare della Liguria una meta sempre più ambita 12 mesi l’anno. E lo faremo in particolare nei mercati esteri, che già ci stanno premiando, anche qui numeri alla mano: tra gennaio e agosto 2023, ad esempio, gli arrivi di statunitensi sono cresciuti del +29,99%, di australiani del +181,02%”.

“Questa campagna – aggiunge Toti – è stata realizzata anche e soprattutto grazie all’utilizzo di fondi del FESR proprio perché consideriamo il turismo un fattore determinante di sviluppo. Il fatto che per due passate programmazioni del FESR, realizzate dalle amministrazioni precedenti alla nostra, il turismo non rientrasse nelle possibilità di utilizzo dei fondi credo dia correttamente l’idea di come si considerasse l’industria turistica regionale, come figlia di un Dio minore: un’idea perfettamente in linea con il modello di Liguria che portato avanti da chi ora è all’opposizione, una Liguria dimessa, provinciale e marginale. La campagna dedicata al pesto ‘masterpiece of Liguria’ poi, si ispira a precedenti illustri e di grande impatto, e successo, come quelle varata da Burberry nel 2021, o quella in occasione della Rugby World Cup del 2015: anche in quei casi furono fatti navigare sul Tamigi riproduzione giganti di oggetti iconici".

"Se seguissimo i consigli del Partito Democratico – conclude Toti - ci troveremmo a parlare del turismo in Liguria in qualche circolo cittadino, dove il pesto sarebbe sicuramente servito a tavola, ma solo alla ormai ristrettissima cerchia di fedelissimi che partecipa alle loro riunioni. Invece con questa operazione noi parliamo a tutto il mondo, valorizzando e promuovendo le nostre eccellenze. Il nostro pesto è una di queste, squisito e amato da tutti: chissà come mai risulta indigesto solo al Pd!".