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Il progetto nato dalla collaborazione tra Comune di Genova, AMIU Genova e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti prevede il posizionamento strategico dei cassonetti, su cui verranno apposte lettere in rilievo e in braille per distinguere i bidoni
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GENOVA - La raccolta differenziata a Genova diventa inclusiva. È stato presentato oggi nella Sala Giunta Nuova di Palazzo Tursi il progetto di accessibilità per le persone ipo e non vedenti alle ecoisole smart "Disabilità visiva e la raccolta differenziata", un progetto di inclusività nato dalla collaborazione tra Comune di Genova, AMIU Genova e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con lo scopo di rendere più semplice e intuitivo il conferimento da parte di questi cittadini.

I cassonetti verranno posizionati in modo da essere accessibili a tutti e su ciascun bidone entro la fine dell’anno verrà posizionata una lettera in rilievo, affiancata dal braille, per distinguere il tipo di rifiuto: O" per Organico, "C" per Carta, "P" per Plastica e metalli, "I" per Indifferenziato. I nuovi cassonetti che verranno posizionati a partire da novembre saranno già dotati di questo dispositivo, progettato dall’ingegnere di Amiu Enrico Pilla.

“Con questo progetto - dichiara l'assessore all'Ambiente Matteo Campora - possiamo finalmente garantire alle persone ipo e non vedenti di poter conferire i rifiuti in autonomia, dando loro la possibilità di poter utilizzare il tatto per identificare i contenitori e per poter così essere partecipi della raccolta differenziata. Una città più sostenibile, e più green, deve necessariamente passare anche da progetti come questi, progetti cioè che mettano tutti i cittadini nelle condizioni di poter smaltire i propri rifiuti in maniera corretta. Si tratta di un primo passo e ci auguriamo che, molto presto, si giunga a progetti analoghi anche per altri tipi di disabilità”.

“Come suggerito dall'assessore Campora - aggiunge l'assessore alle Pari opportunità Francesca Corso - ogni cittadino della nostra città deve essere messo nella condizione di poter partecipare alla sua vita e al suo benessere e questo passa anche dal conferimento dei rifiuti. C'è poi l'aspetto dell'autonomia che, a mio avviso, è estremamente importante da sottolineare: dare pari opportunità a tutti significa anche davvero fornire alle persone ipo e non vedenti margini di autonomia in piccole azioni quotidiane che, se a noi sembrano banali e scontate, per alcuni possono essere una conquista non indifferente”.

A seguito di diversi incontri in sedi istituzionali, il progetto si è concretizzato in un percorso articolato che ha portato al posizionamento dei contenitori dedicati alla raccolta differenziata e non con un ordine specifico da sinistra a destra: organico, carta, plastica e indifferenziato. Ogni contenitore, già posizionato sul territorio genovese, sarà progressivamente integrato nella parte della scocca a destra - a fianco al pulsante di apertura- da supporti tondi tattili di 10 centimetri di diametro, stampati con il copolimero ASA (un materiale simile all'ABS ma molto più resistente agli agenti atmosferici ed alla degradazione dovuta all'esposizione al sole).

“L'attenzione verso specifiche problematiche deve essere parte integrante dell'azione industriale di una realtà come Amiu - prosegue Giovanni Battista Raggi, presidente di AMIU -. Tali iniziative tuttavia non sono possibili se non in stretta collaborazione con chi vive gli specifici problemi e può quindi dare feedback sostanziali sull'efficacia delle soluzioni ipotizzate. Le attività di inclusione per gli ipovedenti nel campo della gestione dei rifiuti se vogliono essere iniziative che favoriscano realmente l'integrazione sociale di persone con disabilita visiva, devono comunque divenire percorsi di partecipazione a progetti di sensibilizzazione, educazione e formazione ambientale. Oggi facciamo un primo passo fondamentale, ma, appunto, deve essere solo il primo di una collaborazione sempre più stretta per un futuro senza barriere e di piena integrazione”.

 “L'unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS- Sezione Territoriale di Genova - dichiara Giuseppe Franco Pugliese, presidente della sezione territoriale UICI Genova - ringrazia il Comune di Genova e l'azienda AMIU per la collaborazione al progetto che ha reso accessibile ai non vedenti i cassonetti, registrando così un altro passo avanti nell'accessibilità”.

“Con il progetto "Disabilità visiva e la raccolta differenziata", Ami e amministrazione hanno dato inizio a una vera inclusione. L'autonomia conquistata, seppur con qualche adattamento, per le persone che convivono con una disabilità permette loro di sentirsi parte integrante della società”, ha concluso Patrizia Castagnino. Amiu produrrà 14.000 pezzi per coprire l'intero fabbisogno previsto dal progetto e da metà supporti tattili.