Attualità

1 minuto e 10 secondi di lettura

IMPERIA - Cresce anche in provincia di Imperia la paura per la pesta suina, che di fatto sta mettendo in ginocchio le provincie di Genova e Savona sotto l’aspetto economico, turistico e psicologico. Al momento, come confermato dai vertici della sezione igiene e prevenzione animale nella persona del direttore Ennio Pelazza, nessun caso è stato segnalato ma l’attenzione è tanta.

"Il Protocollo stilato dalla Regione - aggiunge - è pronto sulle scrivanie ma da tempo stiamo lavorando in tal senso per avere la situazione sempre sotto controllo. Negli ultimi anni abbiamo avuto molto segnalazione da parte dei cacciatori che denunciavano la presenza di carcasse di cinghiale lungo il territorio. Tutte le analisi effettuate sino adesso hanno dato esito negativo per quanto riguarda la presenza di virus nel sangue. Pensiamo si tratti di animali allevati in cattività poi lasciati in libertà privi però di un sistema immunitario sufficientemente forte da vivere in salute nei boschi e in balìa dei cambiamenti climatici".

I veterinari dell’azienda sanitaria imperiese continuano nel frattempo a fare informazione ad allevatori di suini e cacciatori per scongiurare l’ingresso in provincia del temuto virus. "Per fortuna - dichiara Eva Podeschi - abbiamo pochi allevamenti di suini e quelli presenti sono a conduzione familiare. Ritengo fondamentale fare informazione e formazione a partire dalle basi igienico - sanitarie. Non meno importante la costante collaborazione con i cacciatori che di fatto conoscono il territorio".

ARTICOLI CORRELATI

Mercoledì 19 Gennaio 2022

Peste suina, arriva l'ordinanza regionale: ristori, regole e deroghe

Il governatore Toti: "Terremo un tavolo a Roma anche con Regione Piemonte per definire il confine dell’emergenza ed eventuali ulteriori ordinanze per criteri di risarcimento delle imprese e estendere o, auspicabilmente, ridurre la zona rossa"