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GENOVA - "Sono 600 le persone che vengono ogni giorno alla nostra mensa a Genova in questi primi giorni di settembre e di solito in questo periodo c'era un calo, questo significa che ci aspettiamo in autunno che i numeri aumenteranno con una stima di 800 persone al giorno". Così a Primocanale Andrea Chiappori responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Liguria.

"Si tratta per noi di un fatto inconsueto - racconta Chiappori - cioè normalmente in questo periodo dell'anno il numero degli utenti e delle persone che vengono alla mensa diminuiva ma quest'anno non è così, anzi e questo ci fa temere per l'autunno".

Povertà, l'allarme di Sant'Egidio: "In un anno +50% di accessi alla mensa"

In questi mesi di post reddito di cittadinanza secondo Sant'Egidio ci sarà un aumento del 15% in ogni settore. Tra le problematiche più sentite quella del caro scuola e dell'emergenza alloggiativa.

"Di fronte all'apertura della scuola che rappresenta un costo non indifferente per molte famiglie - spiega Chiappori - ci sono tante persone che vengono a chiedere aiuto, perché non riescono a far fronte alla necessità di spesa".

A Genova 1 bimbo su 5 in povertà, S.Egidio: "La scuola non è più un ascensore sociale"

Una situazione molto complessa poi è quella della casa: "l'emergenza cosiddetta alloggiativa cresce in maniera esponenziale perché effettivamente la casa ha molte spese a partire dalle bollette in aumento".

Tra le tante povertà di cui si occupa la Comunità di Sant'Egidio c'è quella sanitaria: "Molto spesso la prima cosa che viene accantonata in situazioni problematiche è il fatto di curarsi e anche quello di mettere a punto terapie oppure visite di controllo come per esempio il dentista per i bambini".

A fronte delle richieste in aumento Chiappori non nasconde le difficoltà: "Per ora reggiamo ma non so per quanto di fronte a tutte le richieste in più che ci aspettiamo, abbiamo bisogno di volontari ma anche di soldi. Le nostre risorse provengono da persone molto generose, organizzazioni, società di vario tipo che sostengono il nostro lavoro ma nel momento in cui queste risorse dovessero rallentare chiaramente noi non saremmo più in grado di portare avanti queste iniziative e per questo abbiamo esposto a Regione e Comune la nostra situazione che ci vede impegnati anche tre giorni alla settimana con una mensa a Begato".

Un appello insomma quello di Chiappori alle istituzioni: non lasciateci soli di fronte a migliaia di persone in difficoltà, aiutateci ad aiutare.

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