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ANDORA - Una “via crucis” dell’acqua salata per protestare contro la crisi idrica quella partita dal dissalatore di via Risorgimento, indetta dalle associazioni Assoutenti, Onda ligure consumo ambiente e Comitato acqua cara in bolletta Andora. "L'acqua è un diritto umano", "l'acqua potabile non è politica, è un bene di tutti": recitavano così gli striscioni in fila dalle 21, per dare voce ai 20 mila cittadini colpiti dall'emergenza idrica.

Da segnalare uno scambio epistolare tra il Vescovo di Albenga-Imperia, Sua Eminenza Monsignor Guglielmo Borghetti, e il presidente nazionale di Assoutenti, Furio Truzzi, a chiarimento della polemica strumentale attivata da alcuni andoresi circa l’uso del termine “via crucis” per descrivere la manifestazione dei cittadini contro l’emergenza idrica ad Andora Scrive il vescovo in una comunicazione inviata al presidente di Assoutenti: “Ringrazio per la cortese lettera che offre la chiara interpretazione del titolo della manifestazione e auspico che il problema così essenziale dell’acqua trovi presto soluzione”.

“Non avevamo dubbi circa il fatto che la massima autorità religiosa del territorio avesse correttamente interpretato il senso e lo spirito dell’iniziativa, e ringraziamo Monsignor Borghetti per essersi espresso a favore dei cittadini di Andora”