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La Corte ha evidenziato che Regione Liguria è all'ultimo posto in Italia per il recupero dei ricoveri programmati, con una media che si assesta al 14% mentre quella nazionale è del 66%
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GENOVA - Il bilancio di Regione Liguria è stato promosso dalla Corte dei Conti ma il procuratore regionale Silvio Ronci ha segnalato anche dati negativi sulla sanità legati alla mobilità passiva (ovvero i pazienti che si curano fuori regione) e al recupero dei ricoveri programmati. Sono questi i dati che emergono dall'illustrazione del giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2022, che si è svolta nel palazzo della Prefettura.

"Oggi il bilancio di Regione Liguria riceve il sigillo di un ottimo voto da parte della Corte dei Conti - dichiara il presidente di Regione Liguria e assessore al Bilancio Giovanni Toti -. Sono molti i dati economici che certificano la crescita del nostro territorio nel 2022, un anno dove è proseguita la ripresa post pandemia con un aumento di Pil pari al +3,7%, trainato dalla crescita dei consumi delle famiglie (+5,5%) e delle esportazioni (+19,7%), per non parlare dei numeri da record registrati nel campo del turismo". Per quanto riguarda la sanità Toti afferma che i problemi "interessano tutto il Paese per la difficoltà a trovare professionalità sul mercato, per l’urto del Covid sul nostro sistema. Stiamo cercando di risolvere queste problematiche nel dialogo con il governo che è serrato e molto puntuale, ma non possiamo che essere soddisfatti di questo giudizio assolutamente positivo della Corte, che non ha mai mancato in passato di rilevare eventuali discrepanze all’interno dei nostri bilanci".

"La gestione finanziaria del bilancio della Regione Liguria nell'esercizio 2022 è stata buona - afferma il procuratore regionale Silvio Ronci -, il risultato di amministrazione si è chiuso con un saldo di 598,34 milioni in miglioramento rispetto ai 471,9 milioni del 2021. I dati finanziari non destano preoccupazione"

Il bilancio della Regione Liguria ha registrato un disavanzo di 116 milioni, in calo di 4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La gestione finanziaria ha fatto registrare entrate per 6,3 miliardi e riscossioni per 5,08 miliardi, nonché 6,13 miliardi di impegni e 5,01 miliardi di pagamenti, pertanto il risultato di gestione è stato positivo per 170 milioni rispetto ai 149 registrati nell'esercizio precedente.

"Qualche criticità si è prospettata in materia di sanità - spiega Ronci - per quanto concerne i disavanzi e le relative coperture, che vanno ad impegnare risorse a carico della fiscalità generale per quest'anno e quindi a ripiano di disavanzi, il che impedisce di destinarle a nuove prestazioni e nuovi servizi. E poi c'è il problema delle liste d'attesa, che è diffuso. Sono stati dati finanziamenti alla Regione, che li ha usati, ma le performance della Regione non sono soddisfacenti".

Nel documento presentato dal procuratore regionale si legge che "nella classifica delle Regioni la Liguria, malgrado l'utilizzo di tutti i 13,3 milioni di finanziamento aggiuntivo ricevuto nel 2022, si colloca all'ultimo posto per i recuperi dei ricoveri programmati, la media dei recuperi è del 14% rispetto al 66% di quella nazionale, al penultimo posto per il recupero degli inviti per screening con il 20% davanti solo al Friuli Venezia Giulia fermo al 14% rispetto a una media nazionale dell'82%, e al 15esimo posto ma penultimo tra le Regioni del Nord Italia per il recupero delle prestazioni ambulatoriali, 36% a fronte del 57% nazionale, solo per le prestazioni di screening è stato raggiunto l'80% dei recuperi superiore alla media nazionale del 67%". Per quanto riguarda la mobilità passiva il saldo è negativo per 52,2 milioni, in crescita rispetto ai 46,3 dell'anno scorso.

Dal punto di vista degli investimenti invece nel 2022 sono stati investiti 404 milioni di euro, di cui 155 milioni del Pnrr e 43 milioni relativi al Piano Nazionale Complementare al Pnrr (Pnc), al quale deve essere aggiunto l’importo di 159 milioni di euro per Fondo Pluriennale Vincolato in conto capitale, che rappresenta l’impegno della Regione in investimenti sugli anni futuri. Nel bilancio sono state autorizzate spese di investimento con copertura da indebitamento per un totale di euro 176 milioni, di cui la voce principale è rappresentata dal Fondo strategico. Sul fronte del Pnrr, sono stati attivati 186 progetti, per un totale di 259 milioni di euro, a cui si devono aggiungere 9 progetti finanziati con il fondo Pnc per un valore complessivo di 294 milioni.

Buona anche la gestione dei fondi europei: per quanto riguarda la gestione dei fondi strutturali europei 2014 – 2020, in procinto di chiudersi, l’attività sugli impegni Por Fesr ha registrato un avanzamento totale degli impegni al 97%, mentre nel Programma di sviluppo rurale è stato impegnato l’84% delle risorse totali.
Nella valutazione della Corte dei Conti viene anche dato atto del rispetto dei limiti di indebitamento e della diminuzione dell’esposizione debitoria, per più di 100 milioni (quindi di un 19%), grazie all’operazione di riacquisto del prestito obbligazionario bullet.

La Corte ha invece segnalato "significative difformità nell'ambito della conciliazione dei rapporti creditori e debitori con gli enti locali, quest'anno condotta con riferimento ai Comuni di Albenga, Rapallo, Sanremo e Sarzana. Complessivamente, con riferimento ai residui attivi, sono emerse discrasie per 18,26 milioni e per 511.756,62 euro riguardo ai residui passivi. Lo scrutinio, a campione, sulle singole posizioni non ha permesso di conciliare, salvo alcuni casi, le rispettive posizioni debitorie e creditorie. La Sezione ribadisce, quindi, la necessità che la Regione e gli enti locali si attivino al fine di addivenire a una conciliazione, in considerazione del potenziale impatto sull'attendibilità dei rispettivi bilanci".

 

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