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Il dato è il più alto del nord ovest, in media 2,2%, e supera la media nazionale, ferma al 2,3%
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GENOVA - "Secondo i dati diffusi dall’Istat, in Liguria l’occupazione aumenta dalle 584.318 unità del primo trimestre 2022 alle 612.272 unità del primo trimestre 2023 (+4,8%, +27.954 unità). Si tratta di un aumento più elevato rispetto a quello dell’Italia (+2,3%, +512.594 unità) e a quello del Nord Ovest (+2,2%, +147.426 unità). Il tasso di occupazione ligure sale così dal 62,7% al 65,4%. La crescita nella nostra regione è dovuta ad una vitalità nuova del sistema economico produttivo, agli investimenti in settori trainanti quali turismo, manifatturiero, servizi. A questo nuovo modello economico che si sta affermando in questi anni vanno aggiunte anche le politiche occupazionali messe in atto da questa amministrazione che stanno portando i risultati sperati". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in merito ai dati sull’occupazione in Liguria distribuiti dall'Istat.

"In Liguria – prosegue il presidente Toti - i disoccupati diminuiscono, dalle 60.593 unità del 1°trimestre 2022 alle 44.867 unità del 1°trimestre 2023 (-26,0%, -15.726 unità), una flessione più marcata rispetto a quanto avviene a livello nazionale (-3,5%, -76.389 unità) e del nord Ovest (-16,3%, -72.598 unità). Il tasso di disoccupazione ligure scende dal 9,4% al 6,8%".

L' occupazione ligure si caratterizza per la crescita del 10,7% della componente femminile (+26.396 unità), a fronte di un incremento più modesto di quella maschile (+0,5%, +1.558 unità); un incremento più forte del lavoro alle dipendenze (+6,1%, +26.681 unità), anche se sale anche il lavoro indipendente (+0,9%, +1.274 unità); la crescita delle donne sia nel lavoro dipendente (+10,8%, +21.154 unità), sia in quello indipendente (+10,6%, +5.243 unità); la diminuzione dell’11,9% in agricoltura (-1.068 unità), dovuta soprattutto alla contrazione del lavoro indipendente (-17,4%, -933 unità); la crescita dell’industria (+6,2%, +7.967 unità), con il manifatturiero che sale del 6,8% (+5.502 unità) e le costruzioni del 5,3% (+2.465 unità); la crescita complessiva del comparto dei servizi (+4,7%, +21.055 unità); l’aumento nel settore commercio, alberghi e ristoranti (+4,5%, +5.869 unità) quasi esclusivamente per effetto della crescita dell’occupazione dipendente (+7,2%, +5.742 unità).

"La ripresa del mondo del lavoro in Liguria - commenta l'assessore al Lavoro e alla Politiche attive dell'Occupazione Augusto Sartori - è ormai un fatto consolidato e i numeri diffusi dall'Istat lo dimostrano. I momenti di recessione causati dalla pandemia sono ormai alle spalle e il futuro si prospetta roseo soprattutto anche grazie alle misure messe in atto dalla Regione. Mi riferisco agli incentivi del Patto del Lavoro nel Turismo che consentiranno una maggiore stabilità tra i lavoratori del settore, e ai programmi Gol e Garanzia Giovani. Inoltre i rinnovati Centri per l'impiego della nostra regione, che stiamo inaugurando in questo periodo, debbono diventare sempre più un punto di riferimento per le tante persone che un lavoro lo stanno cercando ma anche per le aziende che abbiano bisogno di personale formato".

Sono numeri che testimoniano quanto sia importante e quali risultati possa offrire lo sforzo comune tra istituzioni, mondo del lavoro e categorie datoriali: il caso del Patto sul turismo ne è la dimostrazione più tangibile – commenta Luca Maestripieri, segretario regionale della Cisl – Credo che quella del confronto e della collaborazione ‘sul campo’ sia la strada sulla quale insistere. Una strada che la Cisl sta indicando da tempo e che sta dando risultati concreti. Ma c’è sempre il nodo della qualità dei contratti: la dignità della persona, la sua sicurezza sociale, il suo diritto di immaginare e progettare un futuro per sé e per la propria famiglia, sono fattori che non possono prescindere da un’occupazione stabile e ben retribuita”, continua Maestripieri.

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