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I lavori, che valgono ben 900 mila euro di fondi pubblici, servono a trovare una soluzione alle criticità legate al clima all'interno degli uffici: durante i diversi sopralluoghi effettuati, si sono registrati picchi da oltre 30 gradi
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CHIAVARI - Ancora al centro della polemica il cantiere abbandonato del palazzo di via Brizzolare che dagli anni 90' ospita il Commissariato. Da anni ormai il Sindacato autonomo di polizia, Siap, evidenzia le problematiche legate all'edificio di proprietà del Comune di Chiavari.

Criticità legate al particolare rivestimento di piastrelle di klinker che nel tempo, a causa anche di malfunzionamenti della climatizzazione e
riscaldamento interno, ha favorito l'insorgere di situazioni microclimatiche interne critiche per chi quotidianamente vi ha operato e vi ha fatto accesso.

Durante diversi sopralluoghi con rivelazione delle temperature interne degli uffici, in estate, si sono registrati picchi superiori ai 30 gradi.

"In più circostanze abbiamo sollevato agli organi competenti della nostra Amministrazione le problematiche microclimatiche e la necessità di soluzioni adeguate, ottenendo nel tempo risposte e riscontri dalla nostra Amministrazione, non proprietaria dell'immobile, con soluzioni provvisorie, quali piccoli interventi nell'impiantistica e fornitura di dispositivi di climatizzazione mobile", si legge nel comunicato del Siap.

Finalmente agli inizi del 2021, il Comune di Chiavari, avvalendosi di un finanziamento dell'ente regionale FI.L.S.E. e dei fondi assegnati dal G.S.E., con un progetto che costa più di 900 mila euro di fondi pubblici, ha avviato il cantiere di ristrutturazione dell'edificio in via Brizzolara. L'intervento avrebbe dovuto risolvere gli ormai annosi problemi microclimatici, prevedendo lavori di coibentazione all'esterno, con una facciata ventilata rivestita in gres estruso, che non richiede la demolizione delle piastrelle preesistenti, e la sostituzione di tutti gli infissi e serramenti a norma di taglio termico.

I lavori di ristrutturazione sono proceduti con una certa regolarità sino alla primavera del 2022, con l'arrivo dell'estate i lavori nel cantiere sono rallentati improvvisamente sino a fermarsi del tutto, lasciando il cantiere abbandonato nello stato in cui è visibile anche oggi.

"Le opere di rivestimento esterno delle facciate lasciate visibilmente incomplete creano per chi, oggi, si trova a passare sulla via, uno scenario a dir poco fatiscente, con i materiali di isolamento esposti agli agenti atmosferici da quasi un'anno che fuoriescono e penzolano dai muri
esposti sulla pubblica via - continua il comunicato -. L'abbandono in corso d'opera di lavori di rivestimento ed isolamento concretizza l'evidente deterioramento dei materiali isolanti già installati, che dovranno essere sostituiti, e, valutati tutti gli ulteriori danni collaterali cagionati alla struttura esposta a materiale isolante impregnatosi d'acqua e umido derivante dagli eventi atmosferici".

Con la stagione calda alle porte e l'interruzione dei lavori, all'interno dell'edificio sono rimasti incompleti alcuni interventi legati al microclima. "Per un edificio istituzionale fondamentale presidio della sicurezza nel levante ligure, non si riesce a comprendere come il Comune di Chiavari non abbia ancora risposte per l'interruzione delle opere da più di un'anno, nessuno sa quali siano i motivi che hanno costretto l'impresa aggiudicataria Progresso Group Srl di Agrigento ad abbandonare un cantiere che costa più di 900 mila euro di soldi pubblici. Peraltro si può facilmente rilevare che quest'ultima, stia tuttora operando nel settore edilizio, in quanto recentemente è riportata dalla cronaca per aver acquisito un'importante appalto per la ristrutturazione di alloggi popolari legato ai fondi del Pnrr".

"Chiediamo al Comune di Chiavari e all'ente Regionale finanziatore FI.L.S.E. di attivarsi presso tutte le sedi istituzionali affinchè la paradossale situazione non si protragga - continua il sindacato -, continuando a fornire un'immagine indecorosa dell'edificio che ospita due presidi di sicurezza fondamentali per il levante ligure e per la Città di Chiavari stessa".