Attualità

Realizzato con Comune, Regione e Camera di Commercio di Genova
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L’incontro, dal titolo “Natalità e sviluppo economico” è stato organizzato questa mattina da Fondazione Carige in collaborazione con il Comune e la Camera di Commercio di Genova e con il patrocinio della Regione Liguria. L’obiettivo quello di condividere le linee guida del bando con le organizzazioni no profit e con le associazioni di categoria dei territori interessati, ascoltare le loro proposte e se possibile recepirle nel bando. Tre le possibili linee di intervento finanziate: 1. servizi complementari alle scuole d’infanzia; 2. assistenza psicologica ai genitori e alle famiglie in difficoltà 3. servizi professionali di assistenza pre e post parto.

“Il calo delle nascite e le difficoltà di chi non riesce a formare una famiglia – ha introdotto il presidente della Fondazione Carige Paolo Momigliano  - rappresentano un problema non soltanto sociale ma anche economico per tutto il paese e  per il nostro territorio in particolare. Occorre contrastare l’inverno demografico, ed essere consapevoli dei pericoli e delle conseguenze, anche in chiave di  indebolimento dell’economia. Per questo abbiamo coinvolto le Istituzioni locali e la Camera di Commercio nell’organizzazione di questo momento di condivisione di un bando che vuole partire dalle concrete esigenze delle realtà che vivono e operano nel quotidiano, nello spirito di responsabilità sociale e vicinanza al territorio che è ormai un elemento qualificante dell’agire della Fondazione”.

Hanno aperto i lavori presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci, l’assessore all’infanzia e politiche giovanili della Regione Simona Ferro, l’assessore allo sviluppo economico del Comune Mario Mascia e il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia.

“I buoni risultati raggiunti negli ultimi tempi da Regione Liguria in termini di crescita dell’occupazione fanno registrare un incoraggiante incremento del lavoro femminile, che va incentivato con un sistema integrato di interventi con cui agire in parallelo sia sul fronte dell’inclusione lavorativa, sia dal punto di vista del sostegno economico alle donne per consentire loro di conciliare gli impegni professionali con quelli familiari – ha dichiarato Giovanni Toti – Dalle recenti agevolazioni a fondo perduto alle attività femminili ai voucher nido, dai nidi estivi alle attività di sostegno alla neo-genitorialità, passando per lo sviluppo dei centri per la famiglia e gli investimenti per la formazione professionale, in questi anni abbiamo realizzato progetti volti ad incrementare l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, consapevoli come siamo del valore aggiunto dato dalle donne al sistema economico e sociale ligure. Nei prossimi anni – prosegue Toti – la nostra regione è attesa da sfide epocali che saremo capaci di affrontare e vincere solo valorizzando e aumentando la partecipazione femminile alla nostra vita politica e culturale”.

Da tempo – ha osservato Maurizio Caviglia alla Camera di Commercio teniamo monitorato l’andamento demografico a Genova e in Liguria con l’evoluzione della cosiddetta demografia delle imprese. Da questa analisi emerge un dato sorprendente: se mettiamo in relazione la percentuale di giovani residenti in Liguria rispetto alla popolazione e quella di imprese giovanili rispetto al totale, scopriamo che il nostro scarno drappello di 233.614 giovani under 34 dà vita a ben 11.463 imprese giovanili, il differenziale più alto in Italia. Va da sé che per favorire la creazione di imprese giovanili e femminili sono necessarie buone pratiche e servizi che mettano in condizione madri e padri di conciliare lavoro e cura dei figli, come quelli che vengono incentivati dal bando della Fondazione Carige.”

“Il collegamento tra natalità e sviluppo economico è un tema di stringente attualità su cui  stiamo lavorando con una rete di azioni che favoriscano un habitat proattivo alla crescita demografica, legata indissolubilmente a quella economica – ha spiegato l’assessore Mario Mascia –  Il nostro obiettivo è che non solo chi nasce a Genova ma anche chi ci risiede e soprattutto chi ci vive o ci viene per motivi di studio, lavoro o svago possa trovare nella nostra città servizi e infrastrutture fisiche e digitali all'altezza dei suoi bisogni. A tal fine abbiamo messo in campo una task force come la Genoa Business Unit che mette a sistema ‘urban planning’ e sviluppo economico per facilitare l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali e, in parallelo, riuniamo il tavolo comunale per il lavoro, che fa dialogare tutti gli stakeholders per ‘matchare’ domanda e offerta di lavoro. Incentivare le occasioni di contatti bilaterali e di sviluppo economico contribuirà senz'altro a rendere Genova città d'elezione per chi vuole costruire un futuro a misura di persone, imprese e famiglie"

“La famiglia è al centro delle nostre politiche sociali – ha proseguito l’assessore Lorenza Rosso – con l’Agenzia della Famiglia e con la rete dell’associazionismo del terzo settore abbiamo avviato progettualità e iniziative che diano quel supporto necessario alle famiglie, anche quelle con fragilità. Inoltre, con progetti come Starttappe, stiamo lavorando sull’inclusione sociale e lavorativa, perché dal supporto nel trovare un’occupazione parte il percorso dell’autonomia per i giovani e quindi per le famiglie del domani”.

Dopo la presentazione del bando si è dato spazio agli interventi di Gianluigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità, che ha tracciato il quadro nazionale, Luca Sabatini, docente Unige e consulente statistico del Comune, che ha analizzato i comportamenti dei giovani genovesi tra insicurezza economica e progettualità familiare, Lorenza Rosso, assessore a servizi sociali e famiglia del Comune, che ha presentato le politiche cittadine per le famiglie, Liana Burlando, responsabile Agenzia per la famiglia del Comune, che ha raccontato le esperienze maturate sul campo a Genova e Alessandro Rosina, docente Università Cattolica di Milano, che ha chiuso con un intervento di scenario incentrato sulla necessità di affrontare l’inverno demografico con un approccio sistemico integrato.

Infine, la parola è passata a tre giovani genovesi che hanno raccontato le proprie esperienze di difficile conciliazione fra lavoro autonomo e vita familiare: Graziella Marando, ostetrica dell’Ospedale Villa Scassi, Daniele Pallavicini, presidente gruppo giovani Confcommercio Genova e Giorgia Notari, presidente gruppo giovani Cna Genova.

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