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Le regole servono a fare in modo che "chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste possa indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano", ha spiegato il ministro Lollobrigida
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ROMA - Un'etichetta con provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente. Sono queste alcune delle regole che andranno ad accompagnare la vendita dei prodotti che contengono farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gialla, varate in quattro decreti firmati ieri dal ministro dell'agricoltura Lollobrigida, del made in Italy Urso e della Salute Schillaci.

"Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo" ma "pensiamo serva un'etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti". Lo ha annunciato il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida in una conferenza stampa.

Le regole servono a fare in modo che "chi vorrà scegliere grilli, larve e locuste possa indirizzarsi lì e chi non vorrà farlo, come immagino la maggior parte degli italiani, potrà tenersi lontano", ha spiegato Lollobrigida.

Con questo provvedimento, ha aggiunto, "in pieno accordo con le Regioni, garantiamo ai cittadini italiani la consapevolezza di quello che mangiano e facciamo dell'Italia una Nazione all'avanguardia in questo senso". Come sappiamo dal 26 gennaio possono essere comprati e venduti liberamente prodotti a base di farina di grillo, prodotti che ora arriveranno nei supermercati. Con qualche regola, ma arriveranno.

L'Europa ha autorizzato il commercio di farine con insetti ma "i cittadini devono sapere quello che mangiano, per questo prevediamo la certificazione in modo che chi vorrà consumarli potrà farlo ma chi non vorrà consumarli, potrà fare altrettanto".

 Anche il ministro alla Salute Orazio Schillaci ha sottolineato: "Vigileremo con i Nas sul pieno rispetto delle disposizioni annunciate oggi, sia per quanto riguarda il divieto dell'utilizzo di farine di insetti in alimenti tipici della dieta mediterranea come pizza e pasta, sia per quanto riguarda la conformità dell'etichettatura dei prodotti che li contengono e che dovrà esser visibile e chiara". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, durante la conferenza. "Chi acquista questi prodotti a base di farine di insetti - ha detto Schillaci - deve e sapere che c'è un rischio di allergia anche se adesso non sappiamo quantificare quanto nello specifico". La conferenza stampa di oggi, ha concluso Schillaci, "indica una perfetta integrazione tra ministeri su questo tema".

 

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